Oggi il ministro Frattini si è presentato al senato per rispondere all’interrogazione sull”affair Fini-Tulliani, visto che dall’isola di Santa Lucia è arrivata la documentazione che confermerebbe che la famosa casa di Montecarlo è passata dritta dritta dall’ex partito di An alle tasche del cognato di Fini a un quarto del valore effettivo dell’immobile.
Le opposizioni si sono alzate e hanno abbandonato l’aula in segno di protesta, in pratica, per solidalizzare con Fini, contro Berlusconi.
Stamattina il Giornale ha pubblicato una notizia che riguarda la Boccassini a proposito di “atti sconvenienti” compiuti tempo fa con un suo amorazzo di allora, un giornalista di Lotta Continua, per i quali se n’era occupato lo stesso CMS. La stessa Boccassini si difese evocando per se stessa il diritto alla privacy. La stessa privacy della quale se ne sta fregando altamente in questo momento per i fatti riguardanti gli ospiti di casa Berlusconi.
Il procuratore Brutti Liberati interviene a difesa dell’Ilda dicendo che certe campagne giornalistiche qualificano chi le fa e non chi ne è oggetto. Le opposizioni evocano il metodo Boffo contro la Boccassini, da parte del Giornale.
Insomma, quando viene violata la privacy di qualcuno del centro-destra, non è metodo Boffo, quando invece si racconta qualcosa non propriamente limpido del presidente delle camere con vista, Fini, o di un magistrato dichiaratamente di sinistra, come dimostrano anche le sue frequentazioni amorose del passato, allora sì, è metodo Boffo.
Ma la sinistra ci fa o ci è?
Amen
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