L’idea di riattualizzare tematiche già viste in dozzine di altri film horror (dal gotico, al thriller, al giallo, alla ghost), per quanto possa sembrare banale, funziona. Come funziona il fatto che i due improvvisati detective decidano di seguire due piste diametralmente opposte per arrivare all’unica verità. Il regista ci fa percorrere, a fasi alterne, ora l’una ora l’altra pista, anche se sin dall’inizio lo spettatore è partecipe delle apparizioni spiritiche a cui assisterà Virginia, senza per altro mai essere creduta dal compagno, e l’attenzione emotiva è tutta incentrata sulla protagonista femminile.
Il metodo Orfeo si mantiene in equilibrio, sino alla fine, sul doppio binario del giallo argentiano, e del gotico italiano anni ’60 (la bambina fantasma del film non può non ricordare quella di Operazione Paura del Maestro Mario Bava), regalando momenti di suspense, senza mai mostrare veramente tanto, e sicuramente senza mai abbondare con effetti gore.
Il metodo Orfeo, film indipendente girato tra Genova e l’Isola d’Elba, con un budget di 10.000 euro (di cui gran parte andati spesi per il noleggio di una videocamera Panasonic DVX100) è un film importante. Dimostrazione della forza che possono avere, a dispetto di un budget davvero irrisorio, un’idea e la buona volontà di una troupe di videomakers indipendenti.
Luca Ruocco
Il metodo Orfeo [87’] – www.metodoorfeo.com
Regia: Filippo Sozzi
Con: Cecilia Nesti, Riccardo Traverso, Andrea Fiorentini
Sceneggiatura: Filippo Sozzi, Sabrina Sappa, Alessandro Gentini
Anno: 2007
Durata: 87
Nazionalità: Italia