Questo libro sembra uno della serie self-help, magari di quelli che si leggono e che poi si dimenticano invece è stata una sorpresa. Una sorpresa per il fatto che finalmente anche nel mondo accademico alcuni si sono accorti che le cose non funzionano. E' più o meno come quell'oncologo che dopo una carriera di molti anni era totalmente frustrato per aver salvato solamente il 5% dei suoi pazienti. Qui Barry Michels (coautore insieme a Phil Stutz, entrambi psicoterapeuti), all'inizio del libro, scrive che ad un certo punto della sua carriera era giunto più o meno nella stessa situazione. Si è reso conto che non poteva più curare i suoi pazienti seguendo i dettami e le regole che vengono insegnati nelle università. In pratica i pazienti non guarivano, i problemi rimanevano anche se vi erano magari periodi più o meno lunghi di “benessere” le ricadute erano quasi certe. Michels a questo punto incontra un collega: Phil Stutz. Questi rivela al futuro amico che già da tempo usa delle tecniche che lui chiama strumenti (tools) mediante i quali insegna ai propri pazienti ad uscire da tutta una serie di problemi di tipo psicologico. I due assieme perfezionano così questi strumenti e col tempo ne nasce questo libro che raccoglie quattro strumenti (sì sono solo quattro le tecniche da usare) più una tecnica finale, la quinta, che serve da supporto alle prime quattro. Vediamoli un po' questi strumenti.
- Il primo è chiamato Inversione del desiderio, insegna a superare le situazioni difficili o meglio la paura di queste situazioni.
- Il secondo è chiamato l'Amore Attivo, insegna a calmare la rabbia, a perdonare e affrontare persone che ci creano difficoltà.
- Il terzo è chiamato l'Autorità interiore, serve in primo luogo a superare le proprie insicurezze.
- Il quarto è chiamato il Flusso di Gratitudine, ringraziando sempre per ogni cosa che ci capita si impara a superare pensieri negativi e assumere il controllo delle situazioni.
- Ed infine il quinto strumento (un supporto per gli altri) è detto il Rischio, serve a fortificare la forza di volontà per intraprendere il lavoro sugli altri quattro; si basa sul vecchio detto: “Ricordati che devi morire”, se hai ben in mente che sei mortale non ti perdi in stupidaggini ma fai di tutto per realizzare qualcosa, qualsiasi cosa sia.