Stabia, impluvium di Villa San Marco
Il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo ha intenzione di sottoporre Stabia e Boscoreale alla tutela dell’UNESCO, insieme agli altri siti archeologici di Pompei, Ercolano e Oplonti che già ne fanno parte.
Il Sole 24 Ore racconta come il Ministero presieduto da Dario Franceschini abbia inviato due dossier a Parigi, luogo dove si trova la sede dell’UNESCO. Attraverso il primo dossier si vuole far rientrare all’interno della lista dei beni “Patrimonio mondiale dell’umanità” i due siti vesuviani attualmente esclusi; il secondo invece ha lo scopo di ampliare la cosiddetta “buffer zone”, zona tampone che l’organo definisce come “un’area che deve garantire un livello di protezione aggiuntiva ai beni riconosciuti patrimonio mondiale dell’umanità”, in modo tale che questa abbia un’estensione che va da Portici fino a Castellammare di Stabia.
Si tratta di un segnale importante da parte del Mibact, che dimostra di voler dare continuità all’operato di Massimo Bray, l’ex Ministro che per primo dopo lunghissimi anni ha posto la propria attenzione sul patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico della Campania e di tutto il Meridione, una risorsa ammirata dal mondo intero.