Premessa: brutto da vedere, tecnicamente indietro a gran parte delle cose uscite nell'anno di release (il 2004 se non ricordo male, con prima schedulazione addirittura per il 2001) e nel complesso non paragonabile ai vari Resident Evil o Silent Hill di cui, in teoria, sarebbe dovuto essere un clone.
Dark Corners of the Earth però, non è affatto (neanche oggi) un survival horror inutile e "vecchio" nella sua essenza e, pur non essendo mai stato certamente una libidine per gli occhi, si è elevato rispetto al solito piattume, facendo della paura e dell'angoscia, legate all'espolorazione in prima persona, i suoi punti di forza.
Nonostante gli anni, parliamo di un gameplay fatto di sensazioni, senza indicatori di salute o punti di riferimento tipici di un FPS (perchè non si tratta di un FPS, alla fine, ma di un survival in soggettiva), reso unico da effetti sonori "su misura" e dal fascino dell'ambientazione e dei personaggi di chiara ispirazione lovecraftiana.
Niente spara-spara, corri-corri, salta-salta quindi, ma utilizzo del cervello e cura della mente per sopravvivere alla follia. In giro lo trovate a pochissimo, dategli un'occhiata (su Xbox o PC), perchè merita veramente.
Aloha!