Il miglior sito di atterraggio di Philae sul nucleo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko

Creato il 11 settembre 2014 da Sabrinamasiero

Il nucleo della cometa ripresa il 22 agosto scorso dalla NavCam a bordo della sonda Rosetta. Crediti: ESA/Rosetta/NavCam

Il 15 settembre prossimo verrà dato l’annuncio ufficiale del sito di atterraggio per Philae, il lander a bordo della sonda Rosetta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) che verrà liberato in modo dolce sulla superficie del nucleo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, il primo atterraggio soffice nella storia dell’astronomia e dell’astronautica su una cometa.

Rosetta si è avvicinata alla cometa lo scorso 6 agosto ad una distanza di 100 chilometri e da allora gli scienziati della missione e gli ingegneri stanno studiando attentamente i possibili siti di atterraggio per Philae.

In bianco sono cerchiati i cinque siti candidati di atterraggio del robot Philae sul nucleo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Crediti: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

Durante una conferenza che ha avuto luogo il 23 e 24 agosto sono stati individuati (nell’immagine qui sopra cerchiati in bianco) ben cinque siti candidati per il landing Philae sul nucleo cometario. Le immagini sono state ottenute dalla camera OSIRIS a bordo di Rosetta e prese il 16 agosto da una distanza di circa 100 chilometri. Ai vari siti sono state assegnate delle lettere dell’alfabeto, sulla base di una precedente selezione di dieci possibili siti di atterraggio e coprendo in questo modo le lettere A, B, C, fino alla J. Non c’è alcun ordine nel modo in cui sono stati selezionati i siti. I siti B e J si trovano sul più piccolo dei due lobi che formano il nucleo della cometa mentre i siti A e C si trovano in quello maggiore.

Una rappresentazione artistica del lander Philae di Rosetta sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Philae verrà sganciata da Rosetta nel novembre 2014 dove potrà effettuare osservazioni in situ della superficie cometaria, tra cui una perforazione di 23 centimetri sotto il substrato superficiale per estrarre del materiale e analizzarlo all’interno del suo mini laboratorio. Crediti e copyright: ESA/ATG medialab.

Nel frattempo, dal 6 agosto in poi, Rosetta si è spostata fino ad una distanza di 50 chilometri dal nucleo, e da ieri è iniziata anche la fase di mappatura della superficie che porterà la sonda ad una distanza di 30 chilometri e successivamente, verso fine mese, a 10 chilometri.


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