Oggi è un giorno importante, l’America ha rieletto il suo presidente e ne sono onestamente felice. La testa calda di Romney mi aveva più volte fatto sobbalzare e ricordato l’antecedente di Obama, il Bush Junior, che Dio ce ne scampi…
Ma questo non è un post elogiativo dell’evento americano. E’ un post di estrema incazzatura. Davvero ragazzi mi girano a manetta, mi girano così tanto che se ci attacco una dinamo illumino l’ufficio tutto il giorno.
Sono letteralmente stufa, schifata, trifolata da chi continua a insultare il mio paese e a elogiare tutto ciò che è al di sopra o anche al di sotto del confine italiano. L’esempio delle elezioni statunitensi capita a proposito. Tutti ad ammirare i grandi Stati Uniti d’America, ad ammirare una politica che fa le scarpe di gran lunga alla nostra. Ma soprattutto ad ammirare un popolo fiero, nonostante disoccupazione, crisi, criminalità, problemi sociali e che più ne ha più ne metta. E a fare paragoni con il nostro…com’è che lo sento chiamare? Ah si, paese di merda.
Voglio dire, di sicuro qualche americano dal 2008 a questa parte avrà pensato con la bandiera a stelle e strisce arrotolata per un attimo (ma solo per un attimo) in cantina, che il suo paese fosse un paese di merda, perché magari non trovava lavoro o aveva un figlio morto nell’ennesima sparatoria nelle scuole americane. Ma poi ha ricacciato quel pensiero, ha srotolato di nuovo la bandiera, l’ha posta nel suo giardinetto in bella mostra ed è tornato a essere fiero di essere americano. Nonostante tutto.
Noi invece, anzi io mi tolgo da questo coro terribile, molti italiani soprattutto giovani, voltano volentieri le spalle al Belpaese definendolo, appunto (mancano di creatività in questo senso) un paese di merda, dove ormai non si può fare più nulla, dove non c’è speranza, dove i giovani sono trattati di merda, la politica è una merda, è tutta una merda. E scusate le ripetizioni. E’ talmente popolare questo aggettivo nei confronti dell’Italia che l’ho messo pure nei tag di questo post, fate voi!
Sono sicura che gli americani abbiano detestato alcuni leader fallimentari, non ultimo Bush Junior ma anche Obama in questi quattro anni ha avuto di che scontrarsi con un’opinione pubblica che più volte gli ha rinfacciato di non aver fatto molto per la crisi economica o di essersi giocato l’alleanza con Israele o di continuare a stare in paesi come l’Afghanistan provocando inutili morti di soldati americani. Ma, detto questo, gli americani rimangono fieri di essere americani.
E’ questo che fa l’enorme differenza tra americani, francesi, australiani, inglesi, irlandesi e sono sicura anche spagnoli e greci….e noi. I primi danno le colpe dei loro mali ai cattivi governi, non alla nazione. I secondi generalizzano e sputano sulla patria, vergognandosi addirittura di appartenerle.
Volete andarvene da questo paese? Ho sempre ribadito su questo blog che è sacrosanto provare a vivere all’estero e non sia mai che troviate la vostra salvezza personale in Canada o SudAfrica, chi lo sa. Ma perché denigrare le vostre origini, vergognarsi di essere italiani? Ma avete letto la nostra storia, quello che siamo stati e siamo per il mondo intero? Avete idea, economicamente, del peso che l’Italia ha nell’economia globale del mondo? Dalla moda all’alimentazione, dalle macchine alle moto, fino ai nostri paesaggi e al nostro clima che sviluppano un’industria turistica di tutto rispetto, che certamente potrebbe fatturare molto di più se si impegnasse un poco di più ( e qui parlo per i mie liguri che in fatto di accoglienza turistica….Signore lasciamo perdere).
Qualche tempo fa ho sentito alla tv un economista di cui non faccio il nome perché genererebbe reazioni politiche visto il personaggio ben noto…dicevo questo economista ha detto: “l’Italia non può fallire, nessuno ha interesse a farla fallire perché se si ferma il nostro paese, si ferma il mondo. Semmai c’è interesse a conquistarla l’Italia, non ad annientarla”.
E allora perché sento persone che continuano a definire questo paese un paese di merda? C’è disoccupazione? Anche negli altri stati c’è e forse peggio di noi. C’è corruzione in politica? Verissimo, portatemi l’esempio di un paese casto e puro dove non ci sono corruzioni, lobbies di potere, poteri forti in generale che influenzano in modo più o meno esplicito l’azione di governo. Il sistema sanitario non funziona? Io non sputerei sopra il nostra servizio sanitario nazionale e se guardo quello di altri paesi…oddio il mio con i suoi difetti me lo tengo stretto.
I politici guadagnano troppo? Verissimo e forse siamo l’unico paese al mondo con questo triste record. Mi auguro che le cose possano cambiare. Certo, tra questa piaga e quella di sapere che tutti i cittadini possono tranquillamente girare armati fino ai denti con il rischio di sterminare di tanto in tanto studenti o spettatori al cinema…magari preferisco la prima. Ma questa me la tengo per me.
Attenzione, non sto dicendo che va tutto bene e che dovete restare. Partite se non state bene qui, esplorate il mondo. Ma non vergognatevi mai di essere italiani. Ogni paese hai suoi problemi, ma l’Italia non è il paese peggiore del mondo.
A voi popolo di sognatori e ambiziosi, a voi che so che siete orgogliosi, chiedo solo di essere fieri di essere italiani sempre e comunque, di non calpestare la vostra storia per colpa di governi ignobili che vanno e vengono (anche se ultimamente vengono e non se ne vanno, porca miseria..). Leggete la storia, studiate chi era un signore di nome De Gasperi e come ha contribuito alla nascita dell’Unione Europea, guardate gli inventori, gli artisti e scrittori che hanno reso celebre la nostra bandiera del mondo. Scoprirete che forse dobbiamo essere i più fieri di tutti. E i più incazzati, ma contro chi ci governa, non contro la nostra patria.
Non fatevi condizionare dagli ultimi 15 anni che certo non sono stati un buon esempio di quello che l’Italia può davvero essere. E facciamo in modo tutti insieme di cambiarle davvero le cose. Non è voltando le spalle o buttando merda sul nostro paese che questo migliorerà, ma anzi sarà sempre più preda di chi lo vuole annientare a suo uso e consumo.
Io non amo Beppe Grillo, benché sia genovese come me. Comico straordinario e milionario. Testa calda con idee che non sempre mi trovano d’accordo. Ma chi glielo fa fare tutto sto teatrino quotidiano? In Parlamento non ci vuole entrare, non vuole fare il premier. Vuole fare il disturbatore, quello che rompe le scatole alla classe politica, quello che dice a chi ci governa: “Attenzione perché vi teniamo d’occhio e vi romperemo i maroni finché non farete le cose giuste”. Fa quello che dovremmo fare tutti.
Ripeto, non sono d’accordo su tutto, ogni tanto spara robe del tipo che è meglio tornare a alla lira o si lancia in encomi verso Di Pietro, anche lui parte della casta che sta distruggendo il paese. Però il suo ruolo di disturbatore e trifolatore di maroni ai governanti mi piace. Ha il carisma, l’immagine e i mezzi per farlo. E tra lui e qualche altro cosiddetto “rottamatore” e servizi giornalistici degni come San Report, stai a vedere che qualcosa magari, magari, inizia a cambiare.
Ma se voi non ci sperate nemmeno un po’, allora a che serve combattere?
Quando mi sento dire che in Italia bisogna venirci solo da turisti mi viene da ridere, perché bisogna vedere quante ferie hai nel tuo paese straniero per poter venire da noi. Se hai la sfiga di vivere in Giappone hai solo una settimana, in America due settimane (4 se sei un manager), in Inghilterra 20 giorni e in Germania 24. In Italia sono 30 giorni di ferie, più le feste comandate, più le ore di permesso che se non usi te le giochi come ferie. In Spagna sono simili a noi (ma guarda un po! :-) ).
Quindi anche in questo caso mi viene da dire che forse chi ha un contratto sicuro in Italia non dovrebbe passarsela così male. Se poi è a tempo indeterminato, è difficile essere mandati a casa. In Australia ti mandano a casa anche se sei full time, così tanto per dire.
Ma non voglio elogiare troppo il mio paese che passerei per un’aliena in questo momento. Ha tanti difetti, ma per quanti problemi può avere, io lo rispetto e lo amo. Metto solo sulla bilancia i pro e i contro e vedo, per quel che mi riguarda, che i pro son tantini, anche se i contro non scherzano.
Molti italiani invece si fissano sui contro e fanculo ai pro. Che me ne faccio dei pro? Famiglia, amici, buon cibo, buon clima non mi fanno mangiare. Il lavoro si, e chissenefrega se la famiglia è lontana e mangio schifezze. Scusate ho generalizzato, ma è ovvio che quanto scrivo si rifà alla mia esperienza personale.
Viaggiate, scoprite esplorate e cercate il posto ideale. Magari non sarà l’Italia, ma non smettete mai di volerle bene, non perdete mai la fierezza di essere italiani.
Non siamo il paese peggiore del mondo. E gli Stati Uniti, scusami Obama, non sono il paese migliore del mondo.
La Maga fiera di essere italiana ma molto incazzata con il governo