Il Milan alla prova del Financial Fair Play: ce la farà?

Creato il 15 gennaio 2013 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Il Bilancio 2012 del Club meneghino, se confrontato con quello chiuso nel 2011, risulterà in perdita ante-imposte per circa 10,5 mln di Euro.

Entrando nel dettaglio, una così sostanziale riduzione del risultato negativo d’esercizio è riconducibile alle seguenti cause:

  1. maggiori ricavi commerciali e da ripartizione dei proventi UEFA, oltre alle plusvalenze;
  2. riduzioni del monte ingaggi grazie ai mancati rinnovi ed ai rinnovi effettuati a cifre sensibilmente inferiori rispetto al passato.

Qualche esempio? Facendo una rapida somma, vediamo che il Milan risparmierebbe davvero una cifra importante, come spiegato dalla tabella riepilogativa sottostante:

Fonte: Salari netti: Gazzetta dello Sport; Salari lordi: nostra elaborazione su tabelle AIC

Si tratta di un totale di 24 mln netti, che equivalgono a circa 44,5 mln lordi. La scadenza dei contratti, tuttavia, è al 30 giugno, mentre il Milan chiude il bilancio al 31 dicembre, diversamente dalla stragrande maggioranza delle società calcistiche, per esigenze di consolidamento con la capogruppo Fininvest. Per questo motivo considereremo soltanto la metà di tale ammontare (quindi 22,3 milioni).

Per quanto riguarda i ricavi, il raggiungimento dei quarti di Champions League presuppone un incremento dei ricavi riguardanti i diritti per la partecipazione alle coppe europee: rispetto ai 35,8 milioni del 2011 (frutto degli ottavi di CL 2010/11 e della qualificazione diretta al girone di qualificazione CL 2011/12), si verificherà un incremento sostanziale, dato che nella stagione appena conclusa il Milan ha, per l’appunto, raggiunto la qualificazione ai quarti di Champions 2011/12 e la qualificazione diretta al girone di qualificazione Champions 2012/13.

Bisogna poi considerare le variazioni nei costi e nei ricavi derivanti dal mancato raggiungimento dello Scudetto, obiettivo conseguito, invece, nella stagione precedente. Per quanto riguarda i ricavi, l’incremento di 3,8 milioni, rispetto al 2010, è dovuto ai premi riconosciuti per il raggiungimento di specifici risultati sportivi; pertanto, per lo stesso motivo, questa quota di ricavi non sarà presente nel bilancio al 31/12/2012; dal punto di vista dei costi, invece, verranno meno i premi per il raggiungimento di specifici obiettivi (in particolare, lo Scudetto), pari a 15 mln circa. L’effetto netto che emergerà sul bilancio, pertanto, sarà vicino agli 11 mln di Euro.

Consideriamo ora i giocatori acquisiti a parametro zero: sono arrivati Muntari, Montolivo, Traorè e Acerbi, a cui si aggiunge il rinnovo di Thiago . Alla fine del calciomercato estivo Thiago Silva è partito con Ibrahimovic il che, in aggiunta alle ultime compravendite, ridefinisce la situazione: Acerbi è costato 4 mln per metà cartellino (contratto quinquennale), mentre Zapata 400k euro per il prestito, Constant sempre in prestito (ipotizzato a 500k), così come Bojan, per 1 mln di euro. De Jong arriva a titolo definitivo per 3,5 mln, così come Pazzini per 12 mln (di cui 5 frutto della cessione di Cassano). Niang pagato 1,7 mln più bonus e contratto triennale. A livello d’ingaggi, Niang percepirà meno di 500k lordi, Zapata sui 2 mln, Costant intorno al milione, Bojan 1,6 mln, Pazzini 2,7 mln (triennale), Gabriel mezzo milione e De Jong 3 mln (contratto triennale). Tutti netti, tranne Niang. Cassano percepiva 2,5 mln netti, con Aquilani e Maxi che, in coppia, arrivavano a 3 mln.

L’impatto stimato a bilancio dalle partenze di Thiago Silva e Ibrahimovic, è il seguente:

  • Thiago Silva: 44 mln + 16 mln d’ingaggio (4 mln netti per 2 anni, escludendo il rinnovo, praticamente mai entrato in vigore)
  • Ibrahimovic: 18 mln + 48 mln (12 mln, comprensivi di bonus, per 2 anni)

Per l’esattezza, 126 mln di Euro, che avranno effetti sui bilanci dei prossimi due esercizi (2012 e 2013, quindi), di cui 82 solo nel bilancio 2012.

A Conto Economico, il Milan vedrà una riduzione degli ingaggi di 10 mln, a cui si aggiungono plusvalenze per 6 mln per lo svedese e per 38,4 mln per il brasiliano, a fronte di un valore netto contabile di 12 mln per Ibra e di 5,6 mln per Thiago Silva. Ad esse si aggiunge la plusvalenza di 5 mln su Cassano.

Gli effetti finali sono: 23,5 mln per i giocatori di cui sopra (consideriamo metà stagione perché il Milan chiude il bilancio al 31 dicembre), a cui si sommano i 13 della coppia Ibra-Thiago, a cui vanno aggiunti i 2,5 di Cassano e i 3 del duo Maxi-Aquilani, per un totale di 42 mln di benefici sul monte ingaggiSul fronte degli ammortamenti, invece, il saldo complessivo della movimentazione degli ammortamenti è sostanzialmente nullo.

Cerchiamo ora di riepilogare tutte le variazioni e di rappresentarne il risultato

Ricavi e costi operativi

  • Ricavi da gare in crescita di circa 10 mln, per effetto del passaggio ai quarti di CL (5 mln da UEFA e altrettanti da botteghino);
  • Minori ricavi da botteghino a causa delle basse attese dei tifosi in merito al potenziale andamento stagionale, per circa 2 milioni;
  • Minori ricavi (3,8 mln) e minori costi (11 mln circa) dovuti alla mancata vincita dello scudetto, con un effetto netto positivo di 11 mln;
  • Incremento ricavi commerciali, passati dagli 82 milioni di Euro del 2011 agli 85 milioni di Euro del 2012;
  • Minori costi alla voce salari e stipendi, per circa 42 mln (il Milan chiude il bilancio al 31 dicembre);
  • Maggiori costi (contestuali al decremento del monte ingaggi), per 17 mln (anche qui si considerano gli effetti per metà stagione, poiché il Milan chiude il bilancio al 31 dicembre);
  • Compartecipazioni per 4 mln (che generano maggiori ammortamenti, per poco più di un milione);
  • Ammortamenti sostanzialmente invariati (riduzione per 5,8 mln, incremento per 5,7 mln come conseguenza dei nuovi arrivi);

Movimentazione rosa

  • Plusvalenze per 49 mln di euro (che andranno nettate rispetto all’esercizio precedente per vedere il reale effetto sulla perdita d’esercizio, qualora si parta dai 67 mln dell’esercizio precedente);
  •  Ricavi per cessione a titolo temporaneo di calciatori (Taiwo, Euro 0,5 mln); oneri per acquisti temporanei di calciatori per 1,9 mln;

In conclusione, è ragionevole pensare che il Bilancio al 31.12.2012 del Milan evidenzierà un sostanziale miglioramento della situazione reddituale, arrivando in prossimità del pareggio di bilancio e facendo un grosso passo avanti verso il soddisfacimento dei requisiti del Fair Play Finanziario.

Ai fini di quest’ultimo, tuttavia, bisogna ricordare che in virtù della clausola Paolillo (utilizzabile una tantum nella stagione 2011/12 se il Club dimostra di aver posto in essere iniziative per avvicinarsi al soddisfacimento della normativa del FPF), che consente di non considerare il costo dei giocatori i cui contratti risultavano in essere alla data 1 giugno 2010, il rispetto dei requisiti del FPF non dovrebbe essere in discussione per quanto riguarda il primo periodo di di monitoraggio.


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