MILAN ROBINHO – Il Milan ce l’ha fatta: Robinho, dopo due anni e mezzo di interminabili “tira e molla”, non giocherà nella società rossonera. Il brasiliano è stato ceduto in prestito annuale al Santos, club nel quale il calciatore è cresciuto e si è imposto all’attenzione generale degli addetti ai lavori. Nelle file del Peixe, infatti, Robinho disputò tre stagioni eccellenti e fu ceduto al Real Madrid, dove trascorse tre anni in chiaroscuro. Le esperienze successive, al Manchester City, prima, e al Milan, poi, non sono state completamente soddisfacenti, anche se nel primo Milan di Allegri, quello dell’ultimo scudetto vinto dai rossoneri, il suo apporto fu prezioso e determinante.
Dopo quattro stagioni, di cui due abbondanti trascorse alla ricerca di una squadra disposta ad ingaggiarlo e ad accollarsi il relativo lauto salario, Robinho saluta il Milan e torna a San Paolo. Grazie a questa operazione, i rossoneri mettono fieno in cascina per l’acquisizione di nuovi calciatori, in virtù degli otto milioni risparmiati alla voce “stipendio” del calciatore brasiliano. Nei giorni scorsi, molti addetti ai lavori scrivevano che la mancata cessione di Robinho rappresentava un ostacolo per l’approdo di Cerci in rossonero: Galliani, ora, riuscirà a far sua l’ala del Torino?
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