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Il Ministro Passera al Meeting: evitato il commissariamento, l’uscita dalla crisi è vicina

Creato il 20 agosto 2012 da Ilnazionale @ilNazionale

Il Ministro Passera al Meeting: evitato il commissariamento, l’uscita dalla crisi è vicina

 – ”Si’, l’uscita dalla crisi la vedo. Dipenderà molto da quello che riusciremo a fare”, queste le prime parole del Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera durante il suo incontro con il popolo di Cl, in cui è intervenuto anche Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato. In un’ottica di continuità con la lectio magistralis tenuta ieri, in occasione dell’inaugurazione del Meeting di Rimini, dal Presidente del Consiglio Monti, il Ministro ha manifestato il proprio ottimismo circa la sorte dell’Italia. Crescita e competitività sono due delle parole chiave emerse dall’incontro di oggi. Consapevoli di quelle che sono le lacune che affliggono il nostro sistema economico, dobbiamo esser coesi e guardare ad un nuovo modello di sviluppo. Preso infatti atto dei limiti dello statalismo e del modello liberista – fondati entrambi su modelli antropologici sbagliati – emerge la necessità di muoversi verso il welfare sussidiario, in cui coesistono no profit e pluralismo d’offerta per i cittadini. “La coesione sociale non è una zavorra o un costo da portarsi dietro. Ci troviamo con un disagio di livello occupazionale alto come non mai”, ha giustamente ricordato il Ministro. Tale disagio è parte dell’eredità della Seconda Repubblica, che in vent’anni non ha mai cercato di ridurre il debito pubblico, ma ha anzi sperperato grandi risorse, “ ci siamo divorati una serie di risorse che ci avrebbero potuto mettere tra i paesi virtuosi. Ci siamo giocati il dividendo dell’euro. Ci siamo mangiati i proventi delle privatizzazioni, cessioni di immobili..”

Il Ministro Passera al Meeting: evitato il commissariamento, l’uscita dalla crisi è vicina

Corrado Passera, Ministro per lo Sviluppo Economico

La situazione odierna è sotto gli occhi di tutti, come possiamo porvi rimedio? Ricordando le grandi risorse a disposizione del nostro Paese, senza nasconderci dietro alle colpe altrui, ma assumendo – come sta facendo il governo in questo delicato periodo per l’Italia – la responsabilità del futuro, consci che dipenderà solamente da noi lasciare un quadro più roseo ai posteri. ”La globalizzazione per noi può essere un’opportunità a patto che l’esercizio corale che grazie al governo Monti è iniziato, possa continuare anche successivamente. Sappiate che le responsabilità che sentivo per voi nelle vite precedenti -ha concluso Passera – in quella attuale è anche molto aumentata”. Un grande applauso si è quindi levato dalla platea, che tramite le parole del Ministro ha intravisto la luce, rispetto all’oscurità in cui siamo rimasti assopiti per lungo tempo.

Al termine dell’ovazione ha preso la parola Mauro Moretti. Un tempo si diceva che sarebbe stato un miracolo riuscire a risanare le Poste Italiane così come le Ferrovie dello Stato; ebbene, Passera prima di divenire parte integrante dell’esecutivo e Moretti sono riusciti in quest’impresa. L’amministratore delegato all’inizio del proprio “mandato” ha dovuto fare i conti con un’azienda in netta perdita, che in pochi anni invece è tornata ad esser in attivo. “Merito, onestà e coraggio” sono i valori che secondo Moretti devono guidare l’amministrazione di un’azienda, tanto privata quanto pubblica. Alla luce di questi parametri ecco che quindi non è possibile tollerare all’interno della nostra realtà economica gli evasori fiscali, “Chi non è in grado di poter decidere l’espulsione dei furbi è destinato a soccombere”. L’Italia e gli italiani devono infatti sempre rammentare che oramai non siamo più un sistema chiuso, in cui è possibile nascondere le proprio lacune. È perciò necessario “cambiare una macchina pubblica, che da gestore irresponsabile deve trovare una politica espressa nella logica dell’infinito, che guardi al futuro e che tagli i ponti con il passato”.

Giuliasofia Aldegheri


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