Il mio corpo che cambia il governo si scandalizza.

Creato il 01 maggio 2011 da Socialmediares

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Essere padre di un gay significa essere meno padre?. Domanda sconvolgente. Questa pubblicità portoghese è bellissima, in Italia non esiste una chiarezza e un mettersi in condizione così apertamente. Ho provato a scaricare il video che tempo fa è stato mandato in onda sulla tv di stato ma con grande sorpresa il codice per incorporarlo non è disponibile.

Con un governo così attento alla compostezza istituzionale, con esponenti che di giorno in giorno ci ricordano quanto sia importante prestare continua fede ai valori ed alle regole della carta fondamentale era inevitabile che quel manifesto di Ikea costituisse una indebita provocazione. Vengono mostrati due uomini di spalle, che si tengono per mano e sotto la scritta “Siamo Aperti a Tutte le Famiglie”.

La cosa è intollerabile, un attacco al cuore dell’articolo 29, forse alla costituzione tutta, forse  un segnale eversivo e dai risvolti incontrollabili.

Ci ha pensato fin quasi da subito Carlo Giovanardi, ad indicare il pericolo insito in quella foto, nel corso del talk show di Klaus Davi di nome klauscondicio”Contrasta a gamba tesa contro la nostra Costituzione, offensivo, di cattivo gusto. [...] l’Ikea è libera di rivolgersi a chi vuole e di rivolgere i propri messaggi a chi ritiene opportuno. Ma quel termine ‘famiglie’ è in aperto contrasto contro la nostra legge fondamentale che dice la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio, in polemica contro la famiglia tradizionale, datata e retrograda.”

Giovanardi non si esime inoltre dal fornire preziosi consigli alla multinazionale del mobile svedese, indicando un cambiamento di slogan nella pubblicità: “A noi piacerebbe una campagna pubblicitaria che dicesse ‘siamo aperti all’intera comunità’. Nel senso che i clienti di una multinazionale sono uomini donne anziani giovani senza preclusioni di nessun tipo. Ma diverso è attaccare la Costituzione italiana con tale violenza. Spero che l’Ikea non utilizzi più quell’annuncio per le prossime aperture annunciate in varie città”.

Il video mostra un ragazzo che seduto dentro un Mc donalds’ telefona ad un suo amico e osserva una foto accarezzandola, la traduzione in sottotitolo fa intendere che tra i due vi è del sentimento che non è amicizia e il padre che dopo aver fatto la fila osserva la foto, evoca la sua giovinezza ricordando i suoi successi amorosi tra le ragazze.

Pubblicità della levis’ dove un ragazzo appare in una mise un po’ poco vestita e cerca di indossare un paio di jeans, l’ambiguità con il nuovo vestito e la nuova sessualità è presto assimilabile.

Analisi fotografica di una momento di partita di football parigino. Posizioni di normale assetto sportivo che vengono interpretate come? Alla fine la mascolinità di una squadra viene ridicolizzata da immagini tenerissime di affetto e baciJ

Pubblicità israeliana sui gay. Mostra un ragazzo effeminato e una ragazza mascolinizzata. Un armadio in disordine e dopo molto lavoro l’armadio prende forma.

Pubblicità della Vodafone

Pubblicità airlines

Ancora oggi, la società vuole sapere gli orientamenti sessuali del vicino di casa, dell’insegnante del figlio o del medico di base. Nel Bel Paese  tutto è concesso, ma non pubblicizzate le nostre storie private perché questo è un “mondo finto” fatto di appariscenza e non di essenza.  La moralizzazione pregnante e trasudante dalle pareti dei palazzi di governo cozza con i pettegolezzi che ogni tanto sfuggono alle guardie del corpo e finiscono in tribunale, ma queste son cose che non si posson dire….

Chiara pilo



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