RATING:
Ora l'ho capito e il merito è di Il mio cuore e altri buchi neri.
Di solito quando finisco un libro mi accingo subito a scrivere di getto le mie impressioni a caldo, per mantenere vividi i pareri e le sensazioni che mi ha suscitato, ma sta volta ero intenzionata a lasciar perdere e questo mi ha dato modo di riflettere.
Quello che ho scoperto è che in realtà non si tratta di nulla di nuovo, è semplicemente il mio meccanismo di autodifesa per evitare di mostrarmi vulnerabile. Sta volta, però, ho deciso di fregarmene e spiattellare ai quattro venti quanto questo romanzo mi sia piaciuto e mi sia arrivato sotto pelle.
Da sempre vado alla ricerca di libri autentici che riescano a emozionarmi e posso assicurare che non è un'impresa semplice.
Sta volta è successo e il motivo non è solo da ritrovarsi nel fatto che la tematica rispecchi la mia macabra predilezione per le morti sceniche, infatti ciò che mi ha piacevolmente sorpreso è che l'emozione sia sgorgata dalle riflessioni della protagonista.
La fluidità della narrazione, assecondata anche da una struttura narrativa scansionata da capitoli divisi per blocchi temporali cronologici, unitamente alla scelta di affidare l'intera narrazione agli occhi della ragazzina, evitando di ricorrere al frequente espediente dell'alternanza dei PoV, hanno reso questo romanzo amaro ma inebriante, come uno shottino da buttare giù tutto d'un fiato.
Non mi perdo in inutili paragoni sui recenti romanzi dalla stessa tematica perchè, per quanto mi riguarda, nessuno regerrebbe il confronto, e lo dico rinnegando la mia indomita passione per i finali tragici. Non si può dire certo che il finale della storia di Aysel e Roman sia il più lieto e roseo, però è innegabile che sia una fine schietta e coerente. Forse più dei colpi di scena e delle morti improvvise, che tanto decantavo come prerequisiti per far sì che una storia faccesse breccia nel mio cuore, è proprio la verosimiglianza la vera chiave per la mia affezione.
Il lato romance che trapela dal titolo potrebbe far desistere i più scettici ad avvicinarsi a questa lettura, ma posso garantire che non c'è nulla di stucchevole o mellifluo nella narrazione. È presente una storia d'amore ma rimane silente fino alla fine, dove emerge delicatissima e in punta di piedi. Rappresenta il filo rosso del destino che avvolge e intreccia le vite di due persone destinate a buttarsi via, quell'appiglio inaspettato che è ossigeno vitale e àncora di salvezza.
Questo romanzo è un inno alla vita composto con le note dolenti della morte.
Un libro che regala consapevolezza e commozione dalla prima pagina fino alle note d'autore.