Sì, perché oltre alle lezioni/conferenze/incontri/momenti di riflessione o di "semina" (accidenti, non so come chiamarli gli appuntamenti del FestdellaMente!!!) abbiamo camminato sui monti sui sentieri che furono dei partigiani, abbiamo visitato incantevoli borghi in quella zona d'Italia in cui con un rapido cambio di direzione puoi osservare Liguria, Toscana e Emilia..
Abbiamo scoperto Monte Marcello (e la sua incredibile vista sul mare) e siamo tornati nella familiare Fosdinovo, per riposare ancora una volta su una delle sue panchine, all'ombra del suo imponente castello.
Non voglio andare qui nei dettagli dei vari incontro, ma farne, se ne sarò capace, un piccolo riassunto sentimentale.
Sono tornata a casa con un libro nuovo, ma non comprato sulle bancarelle ufficiali del festival, ma su quelle ufficiose e più traballanti del Festival delle Mentine. Un libro autoprodotto che mi ha permesso di incontrare un'autoproduttrice, "razza" che pensavo ormai estinta (estinta anche in me stessa), un libro che racconta la storia di una donna, donna che per diventare tale deve percorrere un strada tortuosa (essendo nata in corpo maschile)in un epoca (gli anni'50-60) così lontani dai nostri. Libro che non ho ancora letto e quindi mi fermo qui...
Ma... poche righe qui sopra ho parlato di "razza". Ora ho la certezza che chi usa il termine razza riferito all'essere umano e chi si definisce razzista non deve più farci paura ma solo pena o una sorta di rabbiosa tenerezza.
Ed è stato bello scoprire (tra l'altro proprio sabato 5 settembre, anniversario -triste e vergognoso per me pisana-, della firma delle Leggi Razziali in quel di San Rossore a Pisa nel 1938, che fecero franare l'Italia in un inferno grottesco e ridicolo) che noi europei in realtà europei non siamo (e per fortuna, perchè se lo fossimo stati davvero saremmo tutti molto più bruttini, visto che il vero gruppo europeo era quello dei Neandertaliani). Ma bensì siamo un sottogruppo africano capace di adattarsi meglio, di cacciare ma anche di allevare e coltivare, con donne capaci di avere figli anche dall'uomini di Neanderthal (e questo in Francia, Cina e in un'altra zona che non ricordo...scusate ma non ho preso appunti!) e di dipengersi il corpo con dei pigmenti (che poi un giorno sarebbero diventati ridicoli tatuaggi senza senso che non scivolano più via con uno scroscio di pioggia).
Sottogruppo africano che emigrò massicciamnte dall'Africa verso l'Europa e che portò alla progressiva scomparsa degli europei veri, per poi dare vita alla civitlà meravigliosa, imperfetta, disunita, creativa e quant'altro che conosciamo ora...
Ed è ancora più affascinante scoprire che il mio DNA sarà diversissimo da quello del mio vicino di casa ma sarà molto simile a quello di una ragazza indonesiana o di un vecchio signore, per me senza volto, che vive dall'altro capo del Mondo..
E poi la malattia e la paura che abbiamo di essa..
La paura più grande che ho è verso le malattie mentali (anche s epoi mentali non lo sono) come l'halzaimer e la demenza senile, paura che in qualche modo mi separa dalla malattia perchè quando la malattia si concretizza allora la paura sparisce. E' un esempio molto triste lo so, ma diventa un percorso ad ostacoli la vita quando devi convivere con certe paure, quando in passato la persona che rappresentava le tue certezze smette, improvvisamente, di riconoscerti e dimentica anche il tuo nome... Mi chiedo se mai guarirò di questa malattia chiamata PAURA. E se mai guariremo, come popolo, come sottogruppo africano un tempo venuto da una terra lontana e diversa da questa, ad aver paura di invasori che in realtà non sono invasori, ma persone in difficoltà come un tempo la siamo stati noi.
Portatori sani di culture diverse che dovremmo accettare accanto alle nostre e, insieme, seppur diversi (e fieri di esserlo, perchè la diversità dovrebbe portare ricchezza non povertà e degrado) andare e guardare insieme nella stessa direzione... Così dovrebbe accadere all'interno di una coppia.. Se è vero che amare è guardare nella stessa direzione...
Persone che ho incontrato al festival della mente e che hanno insinuato un dubbio (nuove certezze!) e semi di riflessioni....
James R. Flynn
Armando Massarenti