Il mio Festivaletteratura di Mantova 2011

Creato il 10 settembre 2011 da Marcodallavalle
Oggi la canicola non ha certo favorito la mia visita a Mantova alla ricerca di entusiasmi letterari.  Arrivato, la stupefacente Mantova mi ha accolto con la sua splendida cornice storica, abbracciata dal fiume e da un parco verde che molte altre città non possono che invidiarle. Smarrito, alla ricerca di un orientamento non semplice con il caldo che mi attanaglia, comincio a sentirmi a mio agio nell'ascoltare molti altri alla ricerca di eventi cui assistere. E' la comunità dei lettori che si riunisce in questo splendido luogo. Gironzolo e nella mia ricerca posso ammirare le tante opere architettoniche che ornano questa città.  Girato l'ennesimo angolo, mi unisco a un gruppo che si affolla sotto un tendone, mentre Francesco Guccini parla di Bob Dylan con il conduttore di Radio3, in diretta radiofonica. E' la prima piacevole sorpresa per me che non ho un biglietto per gli eventi più prestigiosi, ma cerco comunque il piacere letterario. Lascio il gruppo, spostandomi per la città con un gelato rigeneratore, e capito sotto una nuova tenda dove Giuseppina Torregrossa parla di sensualità e cibo. Legge dal suo libro L'assaggiatrice e commenta piacevolmente come in un salotto. Ascolto, entusiasta. Poi il mio vagare ricomincia. Mi ritrovo al Cortile della Cavallerizza, tra le mura del Palazzo Ducale dove una fila incredibile attende di entrare per sentir parlare Margaret Mazzantini. Solleva il cuore vedere tutta quella gente aspettare così a lungo per una scrittrice e non per una rock star. Poco distante trovo ristoro per l'anima ascoltando i lettori del CILP (centro internazionale del libro parlato), veri professionisti che mi hanno incantato con le loro splendide voci. Ma ciò che veramente mi ha dato entusiasmo è stato vedere una giovane volontaria della manifestazione appollaiata, dopo una giornata di lavoro, a leggere. E' per persone come lei che scrittori di ogni epoca hanno scritto e scriveranno! Dedico la foto a tutti i ragazzi che come lei ci insegnano quanto sia falso che le nuove generazioni non amano la letteratura.

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