Patrasso o Salonicco? Ebbene sì, gente: il dilemma Ryan Air del Mese, con la Spagna, non ha niente a che fare. Il che, tra parentesi, torna a rendermi piuttosto plausibile la profezia Maya. Certo, non che dipenda da me. La mia compagna di avventure vacanziere, questa volta, mi ha proibito la Penisola Iberica con la stessa fermezza con cui si nasconde la bottiglia di Vodka ad un alcolizzato. “Il mondo è grande”, dice. “E' ora di vedere posti nuovi!”. E, in realtà, non posso neanche darle torto. Specie se mi coglie in pieno delirio da scoperta. Guatemala, Messico e New York, in questo rigoroso ordine, sono il mio podio attuale di destinazioni oltreoceano. Ma – si sa- le finanze non son mica d'accordo. A dirla proprio tutta, nemmeno la tempistica è di quelle favorevoli al jet lag. E allora si ripiega sui Paradisi vicini. Tipo la Grecia. Tipo i pochi posti a low budget rimasti sui voli per l'inizio di Settembre. Leggesi Macedonia, o i limiti d'ancoraggio del Peloponneso. Chè, in realtà, la prospettiva in sè m'alletta da morire. Peccato che, ad ogni ricerca online, io debba legarmi alla sedia per resistere a un richiamo ancestrale. Lo giuro: i banner che promuovono Minorca stanno a me come sirene ad Ulisse. Ulisse che, oltrettutto, era greco pure lui.
E però dall'Olimpo gli Dei è Salonicco che sorvegliano con amore. Sì, insomma, sono un tantinello confusa.Scrivendo, però, m'è venuta voglia di Moussaka e Pita Gyros. Nettare e Ambrosia. Mitologia ed Egeo. E quindi andrò in Grecia, qualunque sia la strada che imboccherò a quel bivio. Patrasso o Salonicco? questo è il problema!