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Il mio impegno europeo nella lotta contro le frodi.

Creato il 10 novembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Bresso

Nelle scorse settimane sono stata relatrice del progetto di parere della Commissione per gli Affari Costituzionali (AFCO) destinato alla Commissione per il controllo dei bilanci (CONT) su la “Lotta contro le frodi”.

Risulta evidente che il rafforzamento della credibilità, dell’efficacia e della pertinenza del bilancio ai fini del mantenimento della fiducia dei cittadini europei nelle istituzioni dell’Unione europea e della loro adesione all’insieme del progetto di integrazione europea deve essere uno degli obiettivi principali della politica di protezione degli interessi finanziari dell’UE.

parlamento-europeo

La corruzione e la frode ai danni del bilancio dell’Unione sono direttamente proporzionale alla mancanza di trasparenza delle procedure di spesa dei fondi europei. Per sopperire a ciò si deve assolutamente puntare ad un miglioramento della comunicazione in merito a tali procedure. Ottimale sarebbe quindi avere poche norme, ma una maggiore trasparenza, così da combattere i tentativi di frode.

Non si può però mettere sullo stesso piano la frode e l’errore. Bisogna quindi predisporre guide che contengano al loro interno esempi concreti in modo da informare il più chiaramente possibile chi vuole accedere ai fondi europei. Pilastro di tutto ciò è sicuramente il rafforzamento della cooperazione tra gli Stati membri e la Commissione europea oltre che un lavoro capillare di formazione delle autorità coinvolte nella gestione dei fondi.

A vigilare contro un uso scorretto dei fondi europei c’è l’OLAF, che dalla sua istituzione ha portato a termine 3500 indagini che hanno permesso di recuperare 1,1 miliardi di euro.

Voglio però segnalare che l’Italia è in prima fila nella lotta contro le frodi, basti pensare che alcuni Paesi di effettuano la comunicazione alla Commissione dei casi di ‘sospetta frode’ dopo la sentenza definitiva, altri dopo la sentenza di primo grado, mentre il nostro Paese, in base alle norme interne, segnala i casi di sospetta già al momento della ‘richiesta di rinvio a giudizio del PM. Altro dato interessane è che in Europa nell’anno 2014, si è confermato il dato del costante incremento dei casi di irregolarità e frode, mentre in Italia questo dato ha visto un andamento negativo.

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