Il mio nome è Chris

Creato il 10 aprile 2014 da Giulianoguzzo @GiulianoGuzzo

Doveva essere un Natale come gli altri, ordinario pur nella straordinarietà tipica del clima natalizio. E invece è accaduto qualcosa perché per strada, là fuori, c’era qualcuno; un uomo, un personaggio misterioso e sorridente che osservava finestre illuminate più dalla festosità che dalle lampade, dalla gioia prima che dalla corrente. Il mio nome è Chris (Edizioni Istituto San Gaetano, pp. 80), il bel libro di Marina Dal Monte del quale ho avuto l’onore di redigere la prefazione, si apre così, con l’inatteso incontro fra una signora che sarà la voce narrante e qualcuno di mai visto ma magnetico ancora prima di parlare, sin dallo sguardo: «I suoi occhi mi colpiscono subito, sono occhi penetranti, profondi, pieni di vita, occhi che hanno visto il mondo» (p. 9).

Le pagine del racconto – che non è un giallo pur essendo costruito sulla progressiva scoperta dell’identità di quello strano personaggio che la Notte Santa se ne stava solo, all’aperto, incurante del gelo – ruotano così attorno ad un incontro, anzi a più incontri attraverso i quali, grazie ad una indovinata costruzione narrativa e ad una trama speciale, il lettore è accompagnato non solamente verso la comprensione di quel che subito non capisce, ma anche verso la comprensione di se stesso. In altre parole, è come se quel personaggio, tanto è singolare e carismatico, lo avessimo incontrato noi, in prima persona. E la sorpresa finale, lo possiamo anticipare, ripaga ampiamente un’attesa che inizia quando un’altra Attesa, quella natalizia, sta per concludersi.

Pensato per ragazzi ma non destinato solo a loro, Il mio nome è Chris si può quindi definire una felice eccezione in un panorama editoriale e culturale dominato da una cupezza crescente. Quasi che la cronaca nera ed il pessimismo avessero preso il monopolio. Quasi che non si potessero più raccontare storie semplici e belle, non contaminate dalla necessità di stupire a tutti i costi e proprio per questo, in fondo, ancora più sorprendenti. Anche perché il libro in questione, lo abbiamo detto, ruota attorno ad una sorpresa. Di più: alla migliore delle sorprese che possono materializzarsi nel corso di un racconto. Per questo ne consigliamo la lettura, in particolare ad educatori e sacerdoti, ringraziando Marina Dal Monte per essersi lasciata guidare, nella scrittura, da un’ispirazione genuina, ricca come sa essere solo il desiderio di condividere un’esperienza unica.

Chi volesse acquistare il libro, che costa solo 8 Euro, può mettersi in contatto direttamente con l’Autrice: s541000@alice.it



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