Ecco il mare, il mio primo bagno.
L'acqua battuta dalle braccia, il corpo che galleggia come quello di una foca.
Il mio aeroplanino gonfiabile, dove le gambe entrano appena, con il volante di plastica su cui ho appoggiato le mani, e il clacson che non suona.
Ecco il sorriso, il bagliore del sole riflesso sullo specchio dell'acqua, il brivido di freddo appena si è alzato il vento.
Ecco il sonno, allontanato il più possibile e sopraggiunto ora, prepotente, mentre papà mi asciuga.