il mio ricovero e trasloco

Creato il 27 settembre 2012 da Matteocarrera

Non so a quanti possa interessare, o quanti siano già a conoscenza delle mie alterne vicende. facciamo che qui lo riepilogo brevemente e non se ne parla più!

E’ successo che nei mesi primaverili non è che stessi proprio benissimo; frequentemente avevo febbri molto alte, tossi forti e continue. E’ saltato fuori che mi ero beccato un virus con tanto di due polmoniti annesse. Sono stato ricoverato per un mese, coincidente con il mese di giugno.

E’ stato un periodaccio, non stavo per niente bene, ma per fortuna ero in ospedale, che un po’ mi hanno aggiustato. Dopo il mese di ricovero ho deciso di fare la convalescenza, visto che ero (sono) ancora molto debole, a casa di mio padre a paderno f.c. 

E’ emersa la possibilità, grazie a mia madre, che tornassi a vivere nella casa di paderno f.c. nella quale ero cresciuto. E’ una possibilità che ho deciso di cogliere, e oggi ho riconsegnato in agenzia le chiavi della casa di brescia.

quello che posso dire è che sono affezionato alla casa di brescia, nella quale ho trascorso 7 anni, praticamente tutti i miei vent’anni. è una casa piccina ma piena di ricordi e soprattutto di bei momenti: tante cene, molte bevute, un sacco di riflessioni, tante serie tv, moltissima polvere e sporco. so di non averla curata molto bene, ma ho tante scusanti da snocciolare e anche lei, la casa, ha qualche colpa strutturale.

in quella casa sono salite tante persone, amicizie e semplici conoscenti. per quanto messa male e poco curata la casa è stata accogliente e aperta a chi passava di lì. soprattutto a chi aveva intenzione di salire e si preoccupava di avvisare del proprio arrivo, che altrimenti non aprivo!

è andata così, oggi è finita e già mi manca. forse non tanto lo spazio casa, ma la zona dove si trovava, perchè vivere in centro a brescia, nella sua scomodità, resta parecchio vantaggioso, per molte ragioni.

me ne torno al paesello, al luogo natio. inizia una nuova vita, definitivamente, principalmente dalle ceneri e macerie lasciate dalla malattia (perdonate l’improvvisa drammatizzazione!). è stimolante iniziare da capo un nuovo percorso, certo anche il precedente aveva i suoi momenti, e mi mancherà parecchio e frequentemente. forse mi mancheranno i vent’anni che con questo trasloco se ne sono andati irrevocabilmente portandosi via una buona fetta di quello che sono (ero).

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