Il mio splendido migliore amico
Serie Splintered
di A.G. Howard
Autore: A.G. Howard
Serie: Splintered
Edito da: Mondadori
Prezzo: 9,90 € (ebook 4,99 €)
Genere: Fantasy
Pagine: 384 p.
Trama: Alyssa Gardner ha il dono di poter sentire i sussurri dei fiori e dei bruchi. Peccato che per lo stesso dono sua madre è finita in un ospedale psichiatrico. Questa maledizione affligge la famiglia di Alyssa fin dai tempi della sua antenata Alice Liddell, colei che ha ispirato a Lewis Carroll il suo Alice nel Paese delle Meraviglie. Chissà, forse anche Alyssa è pazza, ma niente sembra ancora compromesso, almeno per ora. Quando la malattia mentale della madre peggiora improvvisamente, Alyssa scopre che quello che lei pensava fosse solo finzione è un’incredibile verità: il Paese delle Meraviglie esiste davvero, è molto più oscuro di come l’abbia dipinto Carroll e quasi tutti i personaggi sono in realtà perfidi e mostruosi. Per sopravvivere, Alyssa deve superare una serie di prove, tra cui asciugare il lago di lacrime di Alice, rimanere sveglia all’ora del tè soporifero, domare un feroce Serpente. Di chi potrà fidarsi? Di Jeb, il suo migliore amico, di cui è segretamente innamorata? Oppure dell’ambiguo e attraente Morpheus, la sua guida nel Paese delle Meraviglie?
Splintered:
1. Splintered
2. The Moth in the Mirror
3. Unhinged
4. Ensnared
Il romanzo è una versione gotica del romanzo di Carroll, Alice nel Paese delle Meraviglie, che si presta benissimo a questa trasposizione, dato che l’atmosfera inquietante è latente già nella versione originale. La protagonista Alyssa è costretta (quanto affascinata) dal mondo sotterraneo in cui la sua ava era discesa. Costretta perché Alice, durante il suo viaggio, aveva combinato molti disastri che avevano scatenato una maledizione su tutta la sua famiglia. Affascinata perché, come Alice prima di lei, non è semplice resistere al richiamo del Bianconiglio. Anche quando, come in questo caso, è una creatura scheletrica e grottesca.
I personaggi sono caratterizzati perfettamente e nella lettura si riescono a comprendere le loro molteplici sfaccettature. La narrazione scorre tenendo il lettore incollato alle pagine che, fuorviato dal titolo in italiano, si aspetta una trama semplice e con poca costruzione. In realtà, leggendo, ci si rende conto del grande studio che A.G. Howard ha condotto anche sull’opera di Carroll stesso.
L’autrice ha saputo sfruttare al meglio il richiamo dell’opera originale, recependo l’eredità di Carroll senza cedere a facili storpiature. Un misto tra American Horror Story e Il Racconto dei Racconti, con scene macabre e atmosfere inquietanti. Le storie dei personaggi di Alice nel Paese delle Meraviglie si intrecciano con quelle dei nuovi personaggi creati dalla Howard grazie a una narrazione moderna, piena di colpi di scena e ribaltamenti.
Vi confesso che ho temuto da subito il triangolo amoroso, particolare mainstream degli ultimi titoli della letteratura fantasy, fortunatamente è tenuto come sfondo per accontentare anche la porzione di lettori che, al contrario mio, vogliono leggere di storie amorose travagliate e disperate. La protagonista si rivela, nonostante la giovane età, coraggiosa e pronta a sacrificare anche se stessa per proteggere le persone che ama.
I due personaggi maschili del romanzo, Jeb e Morpheus, sono l’uno l’opposto dell’altro e rendono difficile capire chi sia il “cattivo”. Entrambi affascinanti e irresistibili, faranno di tutto per conquistare Alyssa, ma chi è realmente degno della sua fiducia?
Ho apprezzato particolarmente la figura del padre della protagonista, padre tenero e apprensivo che lascia alla figlia i propri spazi, ma che, senza pressarla, si rivela sempre pronto a sostenerla e comprendere i suoi silenzi. Gli stessi silenzi che ha imparato ad amare nella moglie, vittima della maledizione scatenata da Alice durante il suo viaggio.
Voglio finire questa recensione con una riflessione per me molto importante. Perché il titolo in italiano del romanzo: “Il mio splendido migliore amico”, secondo me taglia fuori una grande fetta di target di lettori che potrebbe apprezzare la lettura ma che viene tenuto lontano dal sentore melenso che il titolo italiano preannuncia. Il titolo originale è Splintered e capisco che non tutti i lettori italiani siano tenuti a sapere cosa significhi questo termine. Quello che non capisco è perché storpiare il titolo a tal punto quando avrebbero potuto rendere il termine in mille altri modi!
Consiglio (calorosamente) questo romanzo: da amante e appassionata del romanzo di Carroll, sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla lettura che l’autrice ha fatto di questo mondo. Un “circo degli orrori” curato in ogni suo particolare, una realtà in cui niente è lasciato al caso. Incredibile la bellezza delle ambientazioni che, attraverso la narrazione, (ri)prendono vita. In ogni personaggio e situazione si intravede la mando di Carroll che guida l’autrice.