“Due little pony! Veloce Mike!” grida la cameriera al barista.
Mike dietro il bancone, simile al botteghino di un circo anni ’40, mescola muddled orange con vodka di pere e di pesca, aggiunge triple sec, granatina, Oj e per finire sprite e sweet ‘n’ sour.
Nell’angolo opposto al bancone, tra muri a righe bianche e rosse, seduta su una panca zebrata, Leah si guarda intorno stupita e a disagio, in quel locale così particolare. Lei frequenta solo i ristoranti alla moda. Viene attratta dalla teste di plastica colorate degli animali appesi che, in una “pop art rivisitata”, imitano le teste impagliate dei country club. E’ stata Brianna a portare la sorella in quel pub, lei lo frequenta già da tempo.
Il locale a quest’ora è quasi vuoto, perciò Chuck ama andare lì a lavorare. Si mette al suo tavolo preferito, vicino ai flipper d’epoca. Ordina sempre veggie corndogs e una Pabs media. E subito dopo le sue mani iniziano a correre sulla tastiera del portatile.
“Come ti trovi qui?” chiede Leah a Brianna mentre arrivano i due “little pony”.
“Seattle mi piace proprio, Leah”
“E all’università?”
“A me basta la terrazza d’ingegneria… Da lassù vedi tutta la città!” Poi Brianna sposta rapidamente il discorso sull’aperitivo “Ti piace?” e così evita di dover affrontare le sue difficoltà di studente al primo anno di veterinaria.
“Sì, buono… E i ragazzi?”
“L’università è piena!” e Brianna scoppia a ridere… Preferisce una battuta piuttosto che parlarle di Ian… Hanno due concezioni di vita diverse… La sorella ha sempre avuto un atteggiamento di rivalità nei suoi confronti. Alta, atletica e bionda, Leah sembra una cheerleader californiana… Brianna, invece è una ragazza mulatta, non molto alta, con lo sguardo dolce… Non ha mai avuto voglia di contendere il posto da reginetta alla sorella, ma ha sempre cercato di ritagliarsi un suo spazio. Sono come due magneti che si respingono.
Mentre Brianna avvicina il bicchiere alle labbra, avverte uno strano sibilo… Pensa di immaginarselo, poi vede gli occhi chiari di Leah dilatati e spaventati… Appoggia il bicchiere sul tavolo senza bere.
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