Viene preparato con il riso “mochigome”, il riso dolce giapponese, che viene fatto fermentare con il koji (il fermento usato anche per il tempeh) per 2-3 mesi. Il composto viene poi spremuto delicatamente per non “disturbare” gli enzimi della fermentazione e il liquido ottenuto viene lasciato maturare per anni, da uno a dieci anni.
Il sapore dolce quindi, deriva dalla fermentazione degli amidi che si scindono in glucosio.
Il mirin è un ingrediente fondamentale della cucina giapponese, che possiamo “rubare” ed utilizzare per insaporire cereali, verdure, legumi e perfino i dolci!
E’ fantastico per sostituire lo zucchero nella preparazione del riso per sushi.
Provare per credere