Il mistero del cadavere di Cerignola

Strana terra quella di Puglia, ultimamente con l’estate in quelle belle zone di sole ed ulivi i delitti misteriosi sembrano essere un classico. Lo scorso anno Sarah Scazzi, qualche settimana fa Massimo Novelli e oggi, nel foggiano, lungo il  fiume Ofanto è stato rinvenuto un corpo  in avanzato stato di decomposizione e: il cadavere era a faccia in giù, in località Ponte Zezza, alla periferia di Cerignola.Constatata la decomposizione pare che la morte risalga a qualche giorno fa. Aveva una corda intorno ai fianchi, alla cui estremità era stato legato un blocco di cemento  di circa 10 chili . Un omicidio o un suicidio?Gli inquirenti stanno cercando di stabilire se si sia trattato di suicidio o se invece il qualcuno abbia scaraventato l’uomo nel fiume per ucciderlo. «Al momento, dato l’avanzato stato di decomposizione del cadavere – fanno sapere dal comando provinciale dei carabinieri di Foggia – non è possibile risalire all’identità della vittima». Neppure il medico legale si è sbilanciato, rimandando qualsiasi indicazione all’esito dell’autopsia e di ulteriori esami. L’uomo è stato trovato a faccia in giù, senza particolari segni di violenza. Pare che non ci siano state denunce di scomparsa negli ultimi tempi a Cerignola.E’ mistero l’uomo è dell’apparente età di 35-40 anni, non ancora identificato. Si legge nelle cronache locali che la vittima non ha segni di sparo o ferite da corpi contundenti però dovrebbe avere delle svariate ecchimosi, tutto è molto dubbio e poco chiaro anche perchè la lunga permanenza in acqua e la massiccia ingestione di acqua, può rendere meno chiaro l’esito dell’esame autoptico. La vittima, di statura medio alta, di corporatura robusta e capelli rossicci, indossava pantaloni, maglietta e scarpe scure. Si è persino pensato ad uno straniero.

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