In questo caso emblematica è tutta Via Arenula, una strada che pur costeggiando il Ministero della Giustizia (il Ministero della Giustizia!) è sempre e costantemente piena di auto in divieto di sosta. Agevolate anche dalle dimensioni "alla romana" della carreggiata. Dimensioni alla romana significa che la strada pur essendo divieto di sosta consente tranquillamente la sosta vietata senza che questa blocchi il traffico: non lo bloccano, lo trasformano solo in un qualcosa di ingorgato, pericoloso, congestionato. E' così in tutta Roma e anche sotto al Ministero di Giustizia dove, incredibilmente, da mesi, ogni giorno un vecchio monovolume della Chrysler posteggia ogni giorno. Dire che è una presenza fissa è dire poco.
"Io lavoro qui, dove la metto la macchina" ci ha detto il proprietario orientale della vettura. E poi dicono che i cinesi non si integrano in questa città, altroché se lo fanno! Al di là delle colpe specifiche di quest'auto in particolare (la colpa non è tanto sua quanto di chi non la rimuove, di chi non la multa, di ha progettato una strada così), risulta francamente sconvolgente che di fronte ai dicasteri più importanti della Repubblica, in punti sensibili che dovrebbero essere iper controllati e bonificati da qualsiasi abuso che possa costituire un elemento di insidia e eventuale nascondiglio per malintenzionati o terroristi, si possa fare letteralmente come si vuole. Senza il minimo controllo, senza la minima repressione e con, se va bene, una multa al mese. Che costa parecchio, ma parecchio meno di pagare il parcheggio o l'abbonamento all'Atac.