Ho trascurato davvero tanto il mio Pensiero, un po' per noia, un po' per pigrizia, un po' per mancanza oggettiva di tempo, un po' per mancanza di idee e un po' perchè dietro ogni post c'è un lavoro di ricerca che occupa molto tempo, e avendo già di mio poco tempo, devo necessariamente sezionare le mie giornate applicandomi negli obblighi/doveri e tralasciando i piaceri.
Ma cionostante, vedo che, dopo un mese di silenzio quasi totale, i miei lettori non mi hanno affatto abbandonata. Ho superato quota 300mila visite, e continuo a macinar entrate su entrate.
Non sto certo lì a crogiolarmi e a vantarmi di questi risultati col rischio di risultare francamente (e giustamente) antipatica...insomma...i risultati sono lì, sotto gli occhi di tutti...che senso ha scrivere post su post per dire: o ragazzi, oggi ho totalizzato 3000visite, sono nella top10 dei siti più visti in Italia, avanti così e diventerò la blogger più letta d'Italia intera, il mio ultimo post è stato letto da tot persone...c'è gente che lo fa, e a me sinceramente questo mi sa tanto da tirarsela all'infinito...
e poi c'è gente che infarcisce i post di "frasi trabocchetto" per attirare più visitatori...
faccio una piccola scommessa: vediamo quanti capitano in questo post cercando
Papa Francesco contro la guerra in Siria Prezzo della benzina sfonda quota 2 euro Il ritorno di Kakà al Milan Meteorite solca i cieli del Nordest Berlusconi e la richiesta di grazia Candy Crush Saga e Facebook
Ecco, credo siano queste le soddisfazioni che ti fanno decidere di continuare a scrivere un blog. Non che sei salito nella classifica di Ebuzzing o di Alexarank...ma che per esempio un quotidiano nazionale come LA STAMPA ha linkato uno dei tuoi post.
Ma in fondo, io sono solo la povera sfigatella che parla di fantasmi, come posso competere con chi macina numeroni sparando magari centinaia di cavolate o, peggio, snaturando il proprio blog?
Se parti scrivendo di una cosa, perchè virare improvvisamente in altre direzioni seguendo la corrente di pensiero? Presa una strada, seguiamola fino alla fine, altrimenti daremo a chi ci legge l'impressione che ciò che davvero conta non siano i contenuti, ma i contatori... E questo non è affatto bello. Nè onesto.
Detto questo - e perdonatemi questa nota polemica ma ci sono dei sassolini nella scarpa che dovevo togliere - torniamo a noi...e visto che Pensiero è partito parlando di fantasmi (oer poi spaziare nella sfera dei misteri, e rimanendo ad essa ben aderente!), c'è una storia curiosa e molto particolare, che mi ha spinto a indagare secondo il mio stile.
Secondo quanto si racconta, in una certa casa in un certo paese (e non chiedetemi dove perché tanto non ve lo svelo!) qualche anno fa, dopo la morte della novantenne proprietaria, è apparsa, sul pavimento in marmo dell’ingresso, una strana impronta. La casa nel frattempo è passata ai figli della defunta, e per quanto si lavasse il pavimento, quella strana impronta è rimasta al suo posto. Qualcosa di simile alla macchia di sangue de Il fantasma di Canterville? No. Non c’è stato alcun spargimento di sangue. Qualcosa che riprenda la recente vicenda della strana "mano nera” che si vede in un palazzo veneziano, e che resiste a ogni tentativo di pulizia? No.
Molto semplicemente, è l’impronta di un piede.
Dopo una serie di ricerche svolte per conto mio (chè ho verificato che il famoso detto chi fa da sé fa per tre è perfettamente aderente alla realtà), sono riuscita a entrare in quella casa, e mi son messa alla ricerca di quell’impronta.
Dico subito che non c’è nessun fantasma ad accompagnare questa narrazione…c’è solo, come detto, questa impronta di un piede (destro per la precisione), che sta lì da anni su questo pavimento e non c’è acqua, sapone, cera per pavimenti, disincrostante che tenga: la macchia, se di macchia si può parlare, è sempre lì. Vederla a occhio nudo non è difficile, fotografarla decisamente sì, perché per quanto potente possa essere una fotocamera, difficilmente saremo in grado di replicare con essa le infinite sfaccettature che solo l’occhio umano riesce a cogliere. Ho però fatto del mio meglio per riprendere l’impronta e postarla, a corollario di questo post, perché è davvero curiosa.
La cosa strana è che il pavimento, al tatto, appare ruvido, proprio come se qualcuno (o qualcosa), avesse impresso a forza quel marchio. Ho provato anche a grattare l’impronta, per vedere se, per caso, non fosse qualcosa che era stata applicata sul marmo, ma non ho trovato nulla di anomalo. Volevo vedere se, cospargendo l’impronta di borotalco o farina, la sagoma risultasse più evidente, ma il risultato non è stato per nulla soddisfacente, per cui ho abbandonato l’idea.
Qualcosa indubbiamente c’è, ma il mistero su chi, o cosa, possa aver lasciato quell’orma dal passato, resta...
Che dite, sono tornata alla grande?