Oggi ho letto molto, specialmente online, abbandonandomi a ricerche più specifiche di quella che è l’etnografia. Non sto qua a farvi lezioni di antropologia culturale, pertanto mi limito a segnalarvi un sito interessante – Il Centro Studi di Etnografia Digitale– che si è impegnato nell’ottobre 2011 alla ricerca delmito Cosplay
Cosplay non è solo un travestimento ma è – prima di tutto – una pratica di impersonificazione di un personaggio nelle sue particolari movenze. Anime, manga, videogiochi, film, serie tv, sono i luoghi bidimensionali o tridimensionali da dove prende vita un personaggio Cosplay.
In questo senso, gli etnografi del sito sopra citato hanno scavato alle origini di questa pratica, nata in Giappone, fino all’arrivo in Italia. L’hanno chiamata ‘Cosplay Web Tribe‘ la community di persone che condividono online tale passione caratterizzata da una società paritaria e meritocratica attraverso l’uso sapiente di materiali di recupero, offrendo gratuitamente una realtà aumentata. La stessa realtà definita da Nathan Jurgenson e P.J. Ray che ci aiuta a comprendere l’importanza della narrazione di Sé oltre che della produzione della cultura Cosplay, grazie alla costruzione di nuovi mondi e individui possibili.
È simpatica l’introduzione del progetto, di Erica Giambitto che si arricchisce dell’uso di segni di comunicazione moderni come il famoso XD.
“Beh, credo sia molto difficile definire in una parola sola quell’ “altro”…
quella cosa che ti tiene attaccato a questo hobby di certo non
remunerativo
(anzi, è più la spesa che altro…)
e di certo non gratificante in senso materiale
(non dà né ricchezza, né fama, nè tantomeno potere XD).
Io posso solo dire che c’entra la “passione”,
intesa come sentimento in senso lato,
quasi simile all’innamoramento.“
Credo sia una delle tante vie da osservare o intraprendere che ci conducono dritti al futuro, non solo dal punto di vista tecnologico ma anche nel senso di ‘distaccamento totale e definitivo dai pregiudizi“.