Il mito degli antiossidanti

Creato il 28 febbraio 2013 da Estropico
Il numero corrente di Scientific American contiene un articolo (Pdf) sulle ricerche condotte dal ricercatore inglese David Gems sui nematodi. Gems ha bloccato le loro proteine antiossidanti intracellulari, aspettandosi di riscontrare una diminuzione delle aspettative di vita. Invece, non e' successo niente... E questo, prosegue l'articolo, e' solo uno di vari esperimenti che mettono in dubbio la teoria dell'invecchiamento basata sull'azione dei radicali liberi. In fondo all'artico il ricercatore accenna ad una teoria alternativa, che da qualche tempo si sta facendo strada: l'invecchiamento sarebbe il risultato dell'iperattivita' di alcuni processi biologici correlati a crescita e riproduzione.
Non per la prima volta siamo costretti a chiederci cosa deve fare un povero longevista, in una situazione di tale incertezza. E' quella che chiamo la scommessa del longevista: stiamo solo buttando via soldi, ogni volta che assumiamo un multivitaminico? O stiamo soltanto sopprimendo la produzione endogena di antiossidanti? (Beh, nel caso dei nematodi qui sopra, quello non e' stato un problema...) E che dire di tutti quegli studi epidemiologici che suggeriscono come una dieta ricca di frutta e verdura (e quindi ricca di antiossidanti), porti, se non ad un allungamento della vita massima, almeno un effetto preventivo che allunga la vita media? (Gli studi sugli integratori antiossidanti sono spesso piu' contraddittori).
Insomma, piu' domande che risposte... Di certo e' che le mutazioni che occorrono nei mitocondri, nel corso dell'invecchiamento, risultano in una maggior produzione di ossidanti, e che tali ossidanti sono la causa di vari tipi e livelli di danni cellulari. E che l'assunzione di integratori alimentari e/o l'inclusione di alimenti "ricchi" dal punto di vista nutrizionale apporta anche molte altre sostanze, oltre agli antiossidanti (un paio di esempi: minerali e vitamine del gruppo B). Insomma, penso che continuero' ad ingoiare pillole, oltre che a mirtilli, mele, cavoli e insalate. D'altra parte, l'assunzione di alte dosi di singoli antiossidanti e' piu' sospetta, soprattutto quando somministrati da soli (c'e' il rischio che si trasformino in pro-ossidanti), per cui la moderazione e/o l'utilizzo di formule "equilibrate" sembra essere una buona idea...
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