… I sommi esseri celesti dettarono alla maestosa coppia, Izanaki e Izanami, l’ordine di consolidare le terre alla deriva e donarono loro una preziosa lancia magica. I due, roteando verso il basso la preziosa lancia dai flessuosi ponteggi del cielo, cagliarono una salsedine gorgogliante, e quando estrassero la lancia grumi di sale colarono dalla punta uno sull’altro fino a formare l’isola Onogoro. Vi discesero, piantarono una magnifica colonna ed eressero una dimora molto ampia. E lì Izanaki con fare solenne interloquì con la maestosa Izanami.
“Come è il tuo corpo?”
“Il mio corpo? Sarebbe perfetto. Se solo non avesse una parte incompiuta, non del tutto chiusa”.
“Il mio ha qualcosa di troppo. Potrebbe colmare la tua non tutta chiusa, per figliare le terre di un regno. Non credi?”
“Sì, d’accordo”.
“Allora, veniamoci incontro costeggiando questa superba colonna e uniamoci come si deve. Tu ruota a destra, io a sinistra”.
Promisero, fecero il giro e la maestosa Izanami esclamò: “Che bel ragazzo!” prima del maestoso Izanami esclamasse: “Che bella ragazza!”. Egli la rimproverò di aver parlato, lei femmina, per prima. Tuttavia si appartarono e fecero sì che ella figliasse un bambino, ma deforme, che abbandonarono alla corrente in un battello di giunchi, e un’isola flaccida, che neppure riconobbero come propria prole.
“Dovremmo chiedere a coloro che dimorano in cielo – concordarono – perchè abbiamo avuto figli malfatti”.
Salirono in cielo per il verdetto. Si sottopose ciò che dicevano i sommi esseri a sortilegio e il solenne responso fu che i due tornassero giù a correggere l’errore delle parole pronunciate troppo presto da lei. Così ruotarono di nuovo intorno alla magnifica colonna, ma stavolta fu il maestoso Izanaki il primo a parlare:
” Che bella ragazza!”
“Che bel ragazzo!” disse la maestosa Izanami e, unitasi a lui, figlio l’isola Ahajinohonosawake. Figliò l’isola Iyo, …L’opera di Izanami e Izanaki produsse 14 isole e 35 esseri sacri. Tanti furono i parti della suprema Izanami prima della sua scomparsa.
“Mia cara, amata vita mia, non vorrai dire che al tuo posto ora ho solo questo figlio?” disse allora il maestoso Izanaki e , disperato, strisciava carponi dal capo ai piedi di lei piangendo. Dalle lacrime spuntò l’essere, santificato alle radici di un albero presso il profumato monte del cielo, che chiamiamo la sacra Nakisaha. Colei che era scomparsa, la sacra Izanami, fu sepolta sul monte Hiba, al confine fra le terre di Izumo e id Hahaki.
…
Testo tratto dal Kojiki un racconto di antichi eventi, edizione Marsilio.