Franco Varola ha seguito il lavoro di Federico Tesio fin dagli anni Trenta e dal suo posto di osservazione privilegiato ha ottenuto una straordinaria conoscenza dei cavalli di Tesio e dei loro contemporanei.
In questo libro, che per la prima volta fu pubblicato in Inghilterra nel trentesimo anniversario della morte di Federico Tesio, l’autore esamina il mito di Tesio, come è nato e come è diventato così influente sia ai suoi tempi, sia successivamente. Tutto ciò non per rinforzare, difendere o sposare tale mito. Il libro è un’esposizione di fatti e con ciò fa perpetuare la memoria di tutto ciò che ha resogli anni di Tesio un periodo unico nella storia delle corse dei cavalli.
Anche questo libro è unico, scritto da una delle massime autorità fra gli studiosi di ippica e il cui vasto background internazionale lo ha fatto accostare alla storia di Tesio da un insolita angolazione rafforzata dalla stretta conoscenza dell’uomo e dei suoi metodi.
Il volume, alla sua prima edizione italiana, ha consociuto grande fortuna in ogni paese del mondo ed è stato tradotto in oltre venti lingue. RECENSIONE: Uno stile eccelso per un argomento così famoso e tanto difficile da narrare. In un momento in cui l’ippica fa i conti con una crisi che sembra infinita, leggere e scoprire la vita di un uomo geniale e coraggioso come Tesio ci riporta indietro nel tempo e ci fa sognare. Franco Varola tratteggia l’esistenza di questo mito dedito all’allevamento e alla creazione di una razza di purosangue tutt’oggi in corsa negli ippodromi italiani. Un uomo che è nato alla fine dell’800 per troneggiare fino alla metà del’ 900 e lasciare un segno indelebile nei purosangue destinati al galoppo. Varola ci presenta i suoi rivali e i grandi compagni che lo hanno accompagnato in questa impresa quasi disumana. Federico si sedeva nel cortile e osservava per ore i suoi cavalli per poi deciderne gli incroci, cosa impossibile da credere oggi nell’era del computer che, spesso, ci impigrisce la creatività. Agli adetti del settore Varola regala tabelle con i nomi e gli accoppiamenti di ogni cavallo passato dalle scuderie di Dormello, da quelli meno famosi ai grandi Braque, Ribot e Niccolo’ Pisano. Ma soprattutto ci presenta un uomo che nonostante la sua fortuna economica non si è mai regalato una vacanza nè un lusso diverso dallo starsene continuamente a contatto con i cavalli, grazie anche all’appoggio della moglie, sua socia in affari. ” Molto del mito di Tesio ha influito sulla mia vita personale, ma il mio intento nello scrivere questo libro non è apologetico. Mi sono sentito libero di sottolineare i lati positivi, come i negativi, sia di Tesio come uomo, sia dei suoi cavalli, nella convinzione che gli uni e gli altri possano essere istruttivi”. PER ACQUISTARLO: http://www.equitare.it/titolo-il-mito-di-tesio.php