Il Miur avvia l'ispezione sui fondi della ricerca ma spuntano nuove pillole

Creato il 20 novembre 2012 da Pedagogika2

      
Il “corvo” ha ottenuto ciò che sperava, di verificare cioè la strada intrapresa dai fondi per la ricerca, dirottati forse su progetti che probabilmente avevano l’unico requisito della tangente o del favore.
Questa mattina, fa sapere il Miur con un comunicato, su richiesta dallo stesso ministro Profumo al Ragioniere Generale dello Stato, i servizi ispettivi si sono recati presso la sede del Ministero di piazzale Kennedy, dove si trovano gli uffici della Direzione Generale della Ricerca, e dove sono stati messi a disposizione gli strumenti per il loro lavoro.
L’ispezione, fa sapere il Miur, è nata dalla notizia pubblicata da Il Fatto Quotidiano in merito ad un presunto dossier anonimo, non conosciuto dal Ministero, relativo alla gestione dei fondi dedicati alla ricerca.
Ma intanto scopriamo che la Interattiva media società produttrice delle ormai famose “Pillole del sapere“ punta decisamente agli oltre cinque milioni di euro del Miur. Ci saranno cento pillole di sapere all’interno del progetto “Edoc@work 3.0”, dal costo totale di oltre 20 milioni di euro.
La fetta più grande di questa torta, più grande persino di quelle previste per Hp e Olivetti, tanto per fare un esempio, è riservata all’azienda Interattiva media; infatti, quest’ultima, secondo un articolo dal titolo “Il Miur, Ilaria Bressa e i filmati da un milione“, riceverà cinque milioni e 100mila euro a fronte dei tre per Hp e i due milioni e 200mila per Olivetti.
I partecipanti al progetto Edoc@work 3.0 Education on cloud sono HP Enterprise Services Italia S.r.l., Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica ex Indire, Links Management and Technology S.p.A.,Università del Salento, InnovaPuglia S.p.A., Olivetti S.p.A., Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Consorzio CETMA ‐Centro di Progettazione, Design & Tecnologie dei Materiali, ENEA Agenzia Nazionale per Nuove Tecnologie, Energia e Sviluppo Economico Sost., Interattiva Media S.r.l.; mentre le regioni coinvolte nella sperimentazione sono Puglia (regione prevalente), Campania e Sicilia.
Questo progetto si propone di offrire una soluzione strutturata e scientificamente solida a tutta la filiera dell’Education, dalla scuola primaria sino alla formazione professionale operando su tutta la catena del valore: modelli didattici e organizzativi, contenuti digitali multimediali e interattivi, infrastruttura tecnologica abilitante per l’erogazione di servizi didattici in cloud a docenti, studenti, famiglie, scuola e università, formazione professionale. (Leggiamo pure con sarcasmo!)
Rimane da osservare che per la società Interattiva media, già tanto ben descritta da Report, siano destinati più di cinque milioni euro a confronto della società InnovaPuglia S.p.a. che prenderà poco meno di 186mila euro.  http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/cs201112 

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