Il Miur convalida le risposte errate nei test Tfa ma in tanti si sentono danneggiati

Creato il 13 agosto 2012 da Pedagogika2

Gli errori formulati nei test a risposta multipla nelle prove preselettive dei Tfa, hanno imbarazzato, e non poco, il Miur, che grazie alla "saggia" (leggi con tono ironico!) decisione del ministro Profumo, nell’istituire una nuova commissione per controllare tali errori, riesce a minimizzare una situazione amministrativamente esplosiva.
Questa commissione in soli tre giorni è riuscita a quantificare l’enorme mole di domande erronee, evidenziando cinque classi di concorso con oltre il 33% di domande inesatte. Le classi di concorso con oltre il 33% di errori sono: Scienze naturali, chimica e geografia (25 risposte annullate, il 41,6%); Elettrotecnica e applicazioni (25 risposte annullate, il 41,6%); Francese (24 risposte annullate, il 40%); Elettronica (22 risposte annullate, il 36,7%) e Tecnologia e disegno tecnico (20 risposte annullate, il 33%). Ma perché il Miur è stato obbligato a convalidare le risposte delle domande errate? La risposta è presto data. Per ogni prova preselettiva sono state formulate 60 domande, a ogni domanda veniva attribuito un punteggio di 0,5 nel caso di risposta esatta. Il punteggio massimo quindi è 30/30, mentre il punteggio minimo per accedere alla fase successiva del concorso è 21/30.
Considerando le cinque classi di concorso sopra esposte, quelle con la percentuale di errori pari o superiore al 33%, si può osservare che il 33% di 60 (numero totale di domande per prova) è, approssimato per eccesso, 20, ovvero 20 domande annullate. Ma se si annullano 20 domande, senza dare ai candidati il punteggio come risposta esatta, rimangono solo 40 domande, che con risposte esatte danno un punteggio massimo conseguibile pari a 20/30, valore inferiore ai 21/30 necessari per la promozione. 
Di conseguenza è una decisione obbligata (ma soli in un Paese come il nostro), per non ripetere l’intera procedura concorsuale, quella di attribuire 0,5 punti per ogni domanda annullata. Rimane, però, il fatto che in molti hanno chiesto di conoscere l'elenco dei responsabili degli errori, ma a oggi, sappiamo solo che si tratta di una commissione nominata con il Decreto Direttoriale n. 52 del 5 agosto 2011. 
In un Paese veramente civile e democratico  le teste degli "eccellentissimi" commissari, sarebbero saltate. A rigor di logica non si può attivare una prova selettiva per quantificare la preparazione dei futuri insegnanti se chi prepara i test non ha la competenza adeguata per farlo e, se per preparare il test  domande e risposte (con tutto rispetto) si consultano dall'almanacco di Topolino.Mio personalissimo parere.
Inoltre, tengo a sottolineare nel caso in cui non fosse stato molto chiaro, che il Ministro si é affrettato a corregere le domande invece che le risposte! Cose che capitano solo in Italia. 

Per fortuna, dico io, le persone hanno ancora un certo raziocinio e un senso del "merito", é per questo che

la soluzione lampo di manica larga, adottata dal ministero dell’Istruzione per chiudere in fretta la coda di polemiche venutesi a creare a seguito della “strage” di candidati ai Tfa normali, non sembra aver sortito gli effetti sperati. A 48 ore dalla pubblicazione delle nuove graduatorie, frutto dell’abbuono di un alta percentuale di domande (dubbie, mal fatte, con refusi, sbagliate, ecc.) individuate dalle 48 commissione di docenti universitari incaricate dal Miur, una per ogni classi di concorso per la quale si sono istituiti i corsi, assistiamo ad un fiorire di proteste e di critiche. Formulate dai diretti interessati alla selezione. Molti di loro hanno espresso la loro amarezza.Ed è lunga la lista delle motivazioni che li fanno sentire danneggiati. Tra le più frequenti lamentele c’è quella di aver troppo allargato le maglie dei “promossi”. A tal proposito, c’è chi parla di decisioni “a discapito dei giovani" a seguito dell'abbuono di "decine di domande e promuovendo agli scritti numerose insufficienze. Come può passare una cosa del genere?”.Un “gruppo di aspiranti insegnanti che hanno superato la prova preliminare Tfa in prima battuta” ritiene che a seguito della decisione di rendere corrette tante domande, “si sono visti ingiustamente scavalcare nella graduatoria dei punteggi da altri candidati, i quali, pur avendo ottenuto un punteggio reale di risposte corrette inferiore, ora sono risaliti in graduatoria grazie a un ingiustificato e gratuito abbuono di domande. Siamo indignati – denunciano - di fronte a questo trattamento iniquo che mette sullo stesso piano la preparazione e la mancanza di preparazione, il merito e la buona sorte”. Per questi motivi si ritengono “danneggiati in primo luogo per la palese mancanza di serietà, la superficialità, il pressapochismo e la vergognosa negligenza con cui sono stati redatti i test, e in secondo luogo per il fatto che ora i sottoscritti si troveranno a competere nelle seguenti prove con un numero di candidati che per molte classi di concorso e università è addirittura decuplicato.”Altri sostengono che con le rettifiche della commissione si premiano gli ignoranti: chi ha saputo rispondere alle domande viene paragonato a uno strano essere che ha rubato ai più!”.Secondo diversi aspiranti docenti il problema è che si è esagerato, rendendo di punto in bianco corretti anche più di 20 quesiti. Come nel caso dei corsi abilitanti per la A036, che senza l’intervento del 10 agosto non sarebbero mai partiti in ben otto atenei. Ed in altri più di dieci avrebbero al massimo due corsisti. Secondo un gruppo di candidati si è trattato di un regalo a chi aveva risposto scorrettamente a domande a cui si poteva rispondere correttamente! Il risultato è uno stravolgimento del diritto. Altri candidati ritengono però che questa soluzione “rimpingua le casse universitarie e vorrebbe donare credibilità ai professori (che altrimenti si potevano sentire responsabili dell'ignoranza dei loro laureati). Se il Ministro non si pronuncia passerà alla storia come il peggiore della nostra Repubblica”. Una lettrice "nauseata e stremata” non fa certo giri di parole per esprimere il suo “sdegno più totale per il criterio di correzione delle domande dei test per accedere al TFA. Parlo della classe di concorso 345 ( inglese ) dove si ritengono buone la 19 e la 20 ( l' inversione si deve sapere ), la 45 viene considerata nozionistica e non la 10? Vogliamo poi parlare della 54, facilissima, e della 57? E poi come si fa a dar buone 25 domande su 60 per francese? La risposta è semplice, non avevano potenziali iscritti in ben 8 università”.C’è anche chi scrive alla Tecnica della Scuola e al Miur per dire che di aver appreso con grandissimo compiacimento, il comunicato del MIUR in cui venivano considerate corrette tutte le risposte date a varie domande della mia classe di concorso A060, compreso quelle da me segnalateVi”. Ed invia “sinceri apprezzamenti per il sollecito lavoro”.Ma si tratta di generi di commenti in minoranza. La gran parte sono di ben altro tenore: dicono di sentirsi presi “in giro da questa decisione”, si sentono “danneggiati in quanto le selezioni per l'accesso al TFA sono a numero chiuso, e così facendo” ora rischiano “di ottenere un punteggio inferiore e magari non sufficiente rispetto ad altri candidati meno meritevoli”. Per questo, qualora non dovessero essere ammessi ai corsi, si riservano di “ricorrere contro questa decisione per vie legali”. 
 L'autore dell'articolo originale Alessandro Giuliani aggiunge:
"Un rischio, quello del ricorso di massa, che per come si erano messe le cose il Miur avrebbe corso in ogni caso: anche non intervenendo. Almeno, però, in questo modo (inserendo i bonus) molti Tfa potranno essere avviati. Una differenza non da poco. Soprattutto per i candidati ripescati. E le università, sino a due giorni fa rimaste orfane di iscritti prima ancora di partire."
Io invece credo, che la differenza non da poco sarebbe stata innanzi tutto quella di far conoscere l'elenco completo dei commissari responsabili del pasticcio, in secondo luogo l'annullamento delle intere prove di concorso. Infatti é vero che ora i Tfa potranno essere attivati, si ma a discapito dei futuri alunni che si troveranno a lavorare sia con insegnanti di qualità che con insegnanti che aggirato l'ostacolo hanno avuto, immeritatamente le stesse opportunità di chi invece si era preparato seriamente. Come sempre da un lato si parla di qualità e merito ma poi le preoccupazioni economiche incombono su tutto e, il vero problema diventa non rifare un concorso poiché ha un costo e, riempire le università, affinché non muoiano. E' lo stesso motivo per cui nella scuola c'è l'obbligo di promuovere una certa percentuale di studenti: ossia il fatto che uno studente ripetente costa allo Stato più di un asino promosso.
Simonetta Frongia
Vorrei aggiungere una piccola nota a margine,in un post precedente ricordavo, sempre a proposito delle prove Tfa e degli annessi errori che stando  ai dati  disponibili, la percentuale dei bocciati supera il 70%. Con un record assoluto nella classe di concorso A036, Filosofia e Psicologia, dove si fa prima a contare i promossi: appena il 3% degli oltre quattromila iscrittiOra, essendo teoricamente questa la mia classe di concorso (io, ho deciso di non fare il Tfa perché si sapeva dai dati disponibili che sarebbe stato altro tempo e soldi spesi inutilmente, poiché di fatto i posti disponibili sono ancora pochissimi ed  é solo un modo per tenere a freno una moltitudine di futuri supplenti a vita), vorrei inserire un commento trovato in rete di una lettrice che giustamente osserva che:
 Per la Classe di Concorso A036 (Filosofia, Psicologia e Scienze dell'Educazione)- dove sono state "abbuonate" 11 domande (?!!) ecco il quesito numero 27:

27) Scrisse il “Metodo della pedagogia scientifica applicata all’educazione infantile nella casa dei bambini” (1909): A) M. Montessori B) R. Agazzi C) O. Decroly D) É. Claparède Nella prima correzione era stata considerata valida la risposta A). Perché dopo la seconda correzione il quesito è stato "abbuonato" ciò sono considerate valide tutte le risposte??...perché il titolo esatto dell'opera scritta dalla Montessori è: "Il metodo della pedagogia scientifica applicato all'educazione infantile nelle case dei bambini" Di conseguenza "tutte le risposte sono state considerate valide" e sono stati premiati i candidati che non sapevano associare il nome della Montessori ai concetti di "pedagogia scientifica", "educazione infantile" , "casa/e dei bambini".
Insomma la domanda era errata!
Aggiungo che ad un tecnico esperto non si può perdonare un simile errore, giacché anche i maturandi e maturati al Liceo socio pedagogico conoscono la risposta, di solito il disconoscimento di quest'opera della Montessori e di concetti chiave come pedagogia scientifica, casa dei bambini ed educazione infantile denotano una forte ignoranza non solo della pedagogia scientifica generale ed italiana in particolare ma, soprattuto dell'opera della Montessori stessa. Purtroppo ciò non deve stupire visto il misconoscimento da parte della scuola italiana dell'opera della suddetta e della non applicazione dei suoi metodi nella scuola pubblica, cosa che invece é del tutto normale in altri paesi europei e non. Lo Stato italiano le ha solo regalato il suo ritratto sulle vecchie mille lire forse per farsi perdonare una mancanza ancora molto forte.
Articoli originali ai link:http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=38748&action=view  http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=38751&action=view 

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