Ucraina-Italia 2-0, Shakhtar Donetsk-Roma 6-2. I fratelli di Shevchenko ci hanno fatti fuori dalla corsa all'organizzazione di Euro 2012, in collaborazione con la Polonia, e dalla Champions League grazie al contributo di uno sciame di brasiliani (Jádson, Douglas Costa, Luiz Adriano, Willian ed il «croato» Eduardo). Le ragioni? Rispettivamente uno stadio all'avanguardia, la modernissima Donbass Arena, e la fiducia nei giovani: Mircea Lucescu, al termine dell'incontro, ha sottolineato come la Roma - ed il movimento calcistico italiano - abbondassero di ultratrentenni. Il suo Shakhtar, invece, abbonda di giovani promesse, che «danno soddisfazioni», e soprattutto portano successi.
Altro che modello inglese, è dagli ucraini che bisogna prendere esempio.
a.g.