Un giorno che sembrava normale, monotono, afoso e pieno di impegni lavorativi con gente banale si è poi rivelato un giorno speciale, perchè mi sono scontrata con l’espressione spagnola più bella che abbia mai ascoltato, pensato e desiderato.
Ecco, ci sono voluti 6 anni e mezzo di vita in questo paese per ascoltare questa frase, ma ne è valsa la pena!
Questi anni sono stati la preparazione socio-culturale a questa espressione, che dice:
¡en peores plazas hemos toreado!
(abbiamo toreato in piazze peggiori, dove per torear si intende provocare un toro incitandolo con un mantello o altri strumenti).
Un modo di dire più iberico non esiste! Il significato è chiaro: non parlar male, sconvolgersi o scoraggiarsi per qualche situazione, perchè ne abbiamo affrontate e vissute di peggiori.
Quel giorno aparentemente insignificante io sono entrata in un bar con due colleghe, e una delle due ha detto che il bar le sembrava sporco, orribile e puzzolente. A questi commenti l’altra ha risposto ¡en peores plazas he toreado! proprio a indicare che aveva frequentato bar ben peggiori, per poter lamentarsi di quello!
Diciamo che se dovessi tradurre in italiano questo proverbio direi: “paste ben più scotte abbiamo mangiato!”.
La cugina bruttarella di questa espressione é En peores garitas hemos hecho guardia, cioè abbiamo fatto la guardia in torri peggiori. Stesso significato ma con meno poesia.
In questi momenti penso che se mai un giorno smetterò di amare Madrid, se vedendo PischiOne il mio cuore non avrà più un sussulto, se questa mia vita spagnola non mi comunicherà più nessuna emozione comunque resterà in me un grande e sconfinato amore per il castigliano, questa meravigliosa lingua sempre in divenire!