LA TESI - A sostenere la tesi del crollo delle 300 isole, che sono già state vendute al 70%, anche se solo una di esse è abitata, è Richard Wilmot-Smith avvocato della Penguin Marine, la società che si era aggiudicata l’appalto del trasporto di uomini e mezzi da e per la costa di Dubai e che ora vuole sciogliere il contratto e per questo ha fatto causa. Durante il processo in corso a Dubai l’avvocato ha spiegato che lo stop al progetto ha creato conseguenze non solo sul piano legale, ma anche pratico. Le isole stanno franando e i canali tra di esse si stanno riempiendo di sabbia. Graham Lovett avvocato della Nakheel la holding di Stato che ha dato vita al progetto ha ammesso che attualmente l’iniziativa immobiliare «è in coma». Ma nega che le isolette stiano affondando e sostiene che il progetto va rilanciato. Sempre la Nakheel si risollevi dal peso di un debito che sfiora i 25 miliardi di dollari.