Secondo le stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sono oltre 100 milioni nel mondo (200 milioni secondo l’UNICEF) le donne e le ragazze che hanno subito la pratica delle mutilazioni dei genitali (MGF) e circa 3 milioni ogni anno quelle a rischio. I dati UNICEF dicono che fra tutte coloro che hanno subito questa barbarie praticata in 30 Paesi, 44 milioni sono bambine e adolescenti fino a 14 anni. La mutilazione diffusa in gran parte dell'Africa, Medio Oriente e in alcune zone dell'Asia e dell'America Latina, è un fenomeno che riguarda anche l'Europa, si stima siano circa 500.000 le donne e le ragazze che convivono con queste menomazioni nel nostro Paese.
Questo abominio crudele ed incomprensibile è legato alla mancanza di istruzione e al rifiuto di abbandonare usanze ancestrali che spesso nonne, zie e anche madri considerano quasi normali. Siamo all’assurdo che siano le donne a pensare che se la figlia non verrà sottoposta all’infibulazione nessuno la vorrà come moglie. Possibile che non si rendano conto che la pratica, che è anche pericolosa per la salute, serve solo ad umiliare la donna e a privarla del piacere?