In questi giorni sono più stanca del solito.
"Ma è vacanza!" direte voi.
"Appunto!" risponderei io.
Le giornate con le bimbe sono sempre pienissime.
Già mi sta sulle balle dover cucinare così tanto... ma a parte la passione dei fornelli spenti, non vedo l'ora che comincino le scuole.
Ho un livello di intolleranza sopra la norma, nei confronti delle puerpere, già alle 10.00 di mattina. E di solito le sveglio alle 9.30.
Loro vorrebbero stare sempre in casa a giocare.
Io vorrei un bell'uomo, alto, ricco e sempre disponibile che baci la terra dove cammino...
... Che c'è?? Ognuno ha diritto ad avere i suoi desideri, no?!?!
Tornando a noi.
Le giornate sono lunghissime, senza parlare della parentesi compiti di scuola (brrrrrr... brivido di freddo che percorre la schiena solo al pensiero) specialmente perchè non riesco a sedarle con il gas prima delle 22.30.
Contando la parlata solitaria di Nanà che non manca mai, la tosse di Canterina o il "Ha messo un piede sul mio letto!", come il "Babet ride e non mi fa dormire!", o anche il soprenderle con le mini-torce accese a leggere i fumetti... beh, prima delle 23.00 non dormono mai.
Ed ecco finalmente il "mio" tempo.
Così, dopo aver aggiornato il blog, risposto a qualche amico, varie ed eventuali, mi faccio la mia bella tisana e mi immergo nella lettura (c'ho 'na marea di libri da leggere e non li finirò mai prima della pensione, sempre che ci sia ancora la pensione...) che la mezzanotte è passata da un pezzo.
Giusto un'oretta circa, perchè al primo segnale di spiattellamento di libro in faccia per palpebra calante, decido di spegnere.
E ogni mattina quando suona la sveglia (perchè se non la punto potrei tirare fino al pomeriggio e le bimbe pure) mi ripeto la stasse tiritera:
"A'Wonder!! Nun se po' a'campà accussì!! Datte 'na regolata!! Che arriva metà settembre che al posto delle borse sotto gli occhi c'hai gli zaini delle tue figlie!"
Stasera, con pentola sul fuoco e bimbe spaparanzate davanti alla tv in attesa della cena, mi siedo un attimo in mezzo a loro. Giusto cinque minuti, perchè non mi sembra di sentire più le gambe dalla stanchezza e...
Dopo un minuto mi ritrovo testa all'indietro, bocca aperta, bolla al naso, nel mondo dei sogni.
La prima volta mi ha svegliato Nanà atterrandomi sullo stomaco con un doppio carpiato.
"Nanà!! Ma porc... Stai attenta amore che... Zzzzzzzzzzzz"
Poco dopo mi sento sbaciucchiare.
Era Babet in fase 'effusioni'.
"Oh, grazie tesoro, come sei ... Zzzzzzzzzzzz!"
Penso di aver iniziato a sognare a tratti perchè era come se in sottofondo sentissi i commenti delle bimbe ai cartoni animati.
Ad un certo punto mi ritrovo in mezzo a persone conosciute con un cellulare in mano e BIBIP BIBIP BIBIP.
Io guardo il telefono ma non rispondo.
BiBIP BIBIP BIBIP. Il suono è fastidioso, ma non riesco a farlo smettere.
"Babet, vai a spegnerlo!" le dice Canterina.
E io nel sogno le dico che non serve che lo spenga, visto che non è acceso, ma che ora ci pensa la mamma... senza grandi risultati però.
"Babet, vai a spegnerlo!!" ripete Canterina "Allora Babet, vai o no?! Dai che la mamma dorme!"
E no, signorina, non puoi dirmi che dormo solo perchè non riesco a capire come cavolo si toglie la suoneria a questo diavolo di un cellulare...
Poi apro un occhio. Mi ci vuole un po' per capire dove sono e realizzo: era Canterina che, nella realtà, incitava Babet ad andare a spegnere il timer in cucina.
A voi non è mai capitato di vivere a metà tra un sogno e la realtà?
E' una sensazione davvero strana!
Per fortuna che mi sono svegliata, comunque, perchè se mi spegnevano solo il timer e non la pentola... stasera non si mangiava!