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Galeotta fu una festa e la richiesta di un amico: “Dobbiamo trovare qualcuno che fa i tarocchi…”. Il Maestra e le Margherite sono nate così, con l’idea di proporre un’originalissima lettura dei tarocchi con arcani a dir poco insoliti e irriverenti. Per l’esattezza ci troviamo di fronte ai tarocchi della quinta dimensione: qualsiasi cosa questo voglia dire…
Chi si nasconda dietro il nome de Il Maestra e le Margherite, se lo sono chiesto in tanti, un paio di settimane fa al Deposito bagagli bistrò toscano, in piazza della Libertà a Firenze. Il Maestra e le sue fide Margherite, con la preziosa collaborazione del Bagascio, chiamato a svelare gli enigmi più grandi e spaventosi, hanno travolto il pubblico fiorentino con la simpatia e l’ironia. Nascondendo la propria identità dietro parrucche colorate, paillettes e baffi, certo non per avere più carisma e sintomatico mistero come canta Battiato, visto che ne hanno già da vendere di loro.
Solo quando il Maestra e le Margherite interpretano, bisogna dimenticarsi degli arcani tradizionali e invece del diavolo, l’impiccato, la torre abituarsi a trovare l’After, il Papa Gay, l’Orgia, la Gran Botta solo per citare alcuni delle carte inventate da Il Maestra e le Margherite. Tra una lettura degli arcani e un brindisi a base di vodka, perché in fondo meglio berci su se la sorte ti è avversa, Il Maestra e le Margherite con l’aiuto del Bagascio hanno coinvolto il pubblico in un’esperienza insolita ed esilarante, tra i misteri legati al mondo degli Arcani e le sonorizzazioni di Mainowsky.
Peccato siano ripartite per Castellammare di San Pietroburgo. Forse merita, a furor di popolo, il loro ritorno a Firenze. Per chi ne avesse nostalgia, clicchi qui . Il prossimo appuntamento è il 24 giugno a Roma.