Per vincere il comprensibile senso di paura verso il diverso che un’esperienza così traumatica potrebbe irrimediabilmente generare, Fiorenzo decide di andare a vivere per una anno a Porta Palazzo, il quartiere più multietnico di Torino.
L’impresa si rivela da subito difficile. Tra turbolente notti di guerriglia urbana, spacciatori petulanti e bande di ragazzi di colore sempre pronti alla Zidane (una micidiale mossa di scippo), anche un semplice ritorno a casa dopo una giornata di lavoro può essere complicato. Così Fiorenzo dovrà fare i conti con la realtà multietnica di una quartiere storico in cui però gli italiani se ne sono andati quasi tutti. Chi rimane lo fa a suo rischio e pericolo, per amore di un posto senza dubbio speciale come Porta Palazzo. Una piazza che di giorno ospita il mercato scoperto più grande d’Europa e che di notte diventa un luogo malfamato e pericoloso. Un mondo a parte che dista solo duecento metri dalle strade della movida torinese ( ”i duecento metri più lunghi del mondo…”).
La narrazione di Fiorenzo Oliva è un’ostinata cronaca della situazione costantemente esplosiva che persiste a Porta Palazzo, paragonabile forse a quella delle banlieue parginine. Altre volte diventa quasi un interessante esperimento sociologico, dove l’autore cerca in tutti i modi di sforzarsi di capire le diversità, confrontandosi con le persone che vivono quell’angolo di città . E con quelli che lo subiscono…
Insomma, Il mondo in una piazza è un libro che consiglio di leggere a chi vive a Torino, ma anche a chi vive in qualsiasi altra città italiana dove c’è un “ghetto”. Un mondo a parte qualsiasi, con cui prima o poi bisognerà fare i conti.
(Questo testo è stato pubblicato da Massim Weblog)
Il mondo in una piazza - Diario di un anno tra 55 etnie di Fiorenzo Oliva
Collana Eretica
200 pagine
ISBN: 978-88-6222-072-9