Non c’è una trama vera e propria, ma tanti brevi episodi che riguardano i singoli protagonisti e le loro relazioni.
Tutto ruota attorno al piccolo Bertie, che ha sei anni ed è sveglio e brillante, ma si sente imprigionato in quello che sua madre Irene qualifica come il “progetto Bertie”, un percorso snervante fatto di scuola steineriana, psicoterapia, yoga, lezioni di italiano e sassofono.
Anche qui non c’è bisogno di aver letto uno dei libri precedenti per riprendere il filo delle diverse piccole storie che mescolano sapientemente (attraverso una scrittura semplice e lieve) buon senso a bon ton, folklore a cortesia british, empirismo filosofico a concretezza popolare.
Alexander McCall Smith, Il mondo secondo Bertie, traduzione di Elisa Banfi, Narratori della Fenice, Guanda 2015.