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La Corea del Sud lancerà la prossima settimana il processo di privatizzazione di Woori Finance Holdings, uno dei principali istituti finanziari del Paese. Ad indicarlo è stata l’agenzia governativa incaricata di gestire la partecipazione dello Stato nel capitale del gruppo. Il comitato di sorveglianza pubblico ha specificato in particolare che sabato l’operazione sarà pubblicizzata sui principali canali di comunicazione coreani, e che la vendita riguarda la quota pari al 57% attualmente in possesso del Tesoro.
Si tratta di una dismissione che dovrebbe fruttare alle casse della Corea del Sud - secondo quanto riferito dall’agenzia France-Presse - circa 6.710 miliardi di won (circa 4,32 miliardi di euro). Anche la tempistica è stata resa nota dall’agenzia governativa: entro il primo trimestre del prossimo anno dovrebbe essere individuato un candidato “preferenziale” all’acquisto, mentre entro il mese di giugno l’operazione dovrebbe essere completata (un potenziale acquirente potrebbe essere Hana Financial, quarto gruppo bancario del Paese). Una manovra che, nelle intenzioni del presidente sudcoreano Lee Myung-Bak, è finalizzata a creare delle «grandi banche» capaci di concorrere con i colossi stranieri.
Woori Finance Holdings è nata nel 2001 dalla fusione di alcuni istituti finanziari salvati dallo Stato nel 1997, dopo essere finiti sull’orlo del fallimento. Complessivamente, il governo ha iniettato nel gruppo 12.800 miliardi di won, e successivamente ne ha recuperati 5.200 grazie alla vendita di una prima quota della partecipazione. Ad oggi, la compagnia vanta asset per 332.300 miliardi (213,75 miliardi di euro), mentre i ricavi netti nel terzo trimestre del 2010 sono stati pari a 508,7 miliardi, in crescita del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Dott Fabio Troglia
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