Alla fine dell’incontro, una nota di Bankitalia ha riassunto le questioni trattate, è stata raccomandata prudenza alle banche nella distribuzione degli utili invitandole a ridurre i costi e a rafforzare il proprio patrimonio; le banche devono essere pronte ad affrontare altri “shock macroeconomici”.
Nella nota si evince che “la crescita dell’economia italiana è ancora limitata rispetto ad altri paesi europei, le conseguenze ritardate della recessione del 2009 continuano a pesare sulla qualità degli attivi bancari; i crediti deteriorati sono cresciuti anche nel 2010, anche se a ritmi meno rapidi dell’anno precedente”. Un segnale positivo, continua la nota, “è caratterizzato dal fatto che nel quadro di una modesta ripresa congiunturale, ancora differenziata per settori e per imprese, la domanda di credito ha mostrato qualche segnale di ripresa, sia nel Centro-Nord sia nel Mezzogiorno”.
Altra questione al centro dell’incontro è stata l’analisi sui rischi che corre il sistema bancario italiano, in particolar modo si è evidenziato che i titoli delle banche non sono molto appetibile sul mercato e questo crea grosse difficoltà per le banche di raccogliere fondi.