Il Monopolizzatore

Ammetto di esserci rimasto un po’ male quando ho appreso dell’acquisizione di Instagram da parte di Facebook per un miliardo di dollari. Da fedele Android user avevo sempre invidiato questa applicazione agli amici possessori di iPhone e ora che finalmente, da pochi giorni, potevo giocherellarci anche io cosa vengo a scoprire? Che Instagram diverrà – forse si, forse no (ne ho scritto qui) – un surrogato di Facebook, social network che uso anche per lavoro, ma che non amo molto. Poi mercoledì Google annuncia migliorie al suo socialcoso, che adesso appare piuttosto un ibrido tra Twitter e gli elementi che compongono Facebook, peraltro non aggiungendo nulla di nuovo ed innovativo. Allora sono andato a farmi un giro su Diaspora (ricordate?) rendendomi conto che la versione alpha è ferma a come l’avevo lasciata diversi mesi fa. Di Pinterest leggo che altrove va forte, ma sinceramente non riesco a capirne l’utilità. Per gli altri social media neppure mi sforzo di trovare le parole. Così ho capito che dobbiamo molto a Twitter perché altrimenti non staremmo parlando di null’altro che Facebook, monopolizzatore assoluto delle reti sociali. Con buona pace di Google, soprattutto.