Si presenta agli occhi di qualsiasi visitatore come un vero e proprio paradiso per gli amanti dello sci alpinismo. In fatti, trattandosi di un insieme di ghiacciai, la neve non manca mai ed è proprio da questa caratteristica che un vero e proprio paradiso per gli amanti dello sci alpinismo.
Quello che attrae anche di questo massiccio alpino sono i rifugi costruiti per ospitare i vari estimatori dell’alpinismo e delle escursioni con gli sci. Il primo in assoluto, risalente al 1785, è la Capanna Vincent, che sorge sul versante meridionale del Rosa.
Sul ghiacciaio del Garstlet, a 3647 metri di quota, troviamo la Capanna Gniffetti, uno dei primissimi rifugi costruiti sull’arco alpino e intitolato a Gniffetti, un grande estimatore del Monte Rosa e poco più in basso, sulla cresta spartiacque tra Alagna e Macugnaga, si erge
la Capanna Resegotti, punto di partenza per le vette più impegnative del massiccio, quali Punta Gniffetti e Punta Parrot.
Una meta suggestiva per escursione con partenza dalla Valle di Gressoney o dalla Valle di Ayas è il rifugio Quintino Sella al Felik, a quota 3.585 metri. Il rifugio rappresenta il punto di partenza per l’ascesa a due dei 4000 del massiccio del Rosa, il Castore e il Lyskamm Occidentale.
A 3.498 metri, sul ghiacciaio Garstelet, troviamo il Rifugio Città di Mantova, delle Guide Alpine di Gressoney, uno dei meglio attrezzati a livello di comfort; dotato di servizi interni e di una sala con vista diretta sul ghiacciaio è anch’esso un punto di partenza per le maggiori salite del Monte Rosa: Rifugio Margherita, Piramide Vincent, Cristo delle Vette, Lyskamm, Dufour e il Col del Lys.
Infine il più spettacolare per la posizione è il Rifugio Regina Margherita, a 4554 metri d’altezza. E’ il rifugio più alto d’Europa, con un’ampia terrazza a strapiombo da brivido e ospita un importante osservatorio fisico-meteorologico. Lungo la via che conduce al rifugio, si trova una particolarità: la statua del Cristo delle Vette, dedicata ai caduti di tutte le guerre e meta di migliaia di alpinisti.