dimenticato. Tanto che i ragazzini si divertono indisturbati non solo a scriverci sopra frasi d'amore, parolacce e disegnare forme falliche. Lui, quello a cui è stata anche messa una cicca in bocca, è Gagliaudo.
Che il monumento al mitico personaggio mandrogno che beffò l'Imperatore Federico Barbarossa piaccia o no (tra l'altro, costato circa centomila euro, firmata dal noto scultore Sandro Chia, con frase di Umberto Eco sul retro), ma c'è da chiedersi se per dare una passata di straccio al bronzo bisogna chiamare le Belle Arti, o sia sufficiente un addetto comunale che, con olio di gomito e senso civico, possa far tornare lucido e lindo il povero pastore e la sua mucca, secondo la leggenda, artefici dell'inganno che fece desistere i tedeschi da assediare Alessandria.