Il Morales

Da Darioanelli @dalmessico


Il Morales è un locutore radiofonico di Aguascalientes. E' il figlio del proprietario della radio e conduce un programma mattutino che si chiama Infolínea.
Teoricamente è un radiogiornale in pratica è molto di più perché, ad ascoltare Morales, sono in moltissimi ad Aguascalientes e il suo programma aiuta a capire la mentalità locale.
Va detto che se una maggioranza della cittadinanza lo ama, una minoranza agguerrita lo odia e c'è in rete una petizione per chiudere il suo programma.
All'inizio pensavo che il Morales avesse cinquanta o sessant'anni ed è stata una sorpresa quando mi hanno riferito che ha la mia età (forse un paio d'anni in più); cioè era bambino quando ero bambino, adolescente quando ero adolescente e ora è un giovane adulto esattamente come me. Beh, non proprio.
Incuriosito, sono andato a cercare la sua foto internet. Ce n'è una nella quale indossa un giubbotto con il logo della radio, ha i capelli tirati all'indietro fissati al cranio con molto gel e i tratti del viso tirati come quelli di un tiranno che non dorme da una settimana.
Mentre pensavo a questo post, ho cercato un equivalente del suo programma nel palinsensto italiano ma è difficile, non mi viene in mente niente.
Infolínea, è un programma autocelebrativo della personalità del Morales e la sua personalità è inarrivabile; un cristallo di egoismo allo stato puro.
Il suo programma si rivolge soprattutto alle classi povere e meno istruite della città che possono chiamare in diretta e lasciare un messaggio; in genere il messaggio è una richiesta d'aiuto finanziario.
Il Morales divide il mondo dei poveri in buoni e cattivi. I cattivi sono quelli che si drogano e rubano macchine, i buoni invece sono quelli che telefonano in diretta per chiedere favori.
Realizzare che la società di cui lui fa parte, produce x giovani laureati e x giovani criminali è un punto di vista che difficile da raggiungere. Per lui la delinquenza piove dal cielo come gli afidi.
Dopo aver trasmesso una notizia dei cattivi, per esempio un maldestro tentativo di rapina, si dilunga ad insultare il malfattore, dandogli dello stupido e commentando i suoi errori con frasi del tipo: “Se uno deve fare una rapina, almeno si presenta davanti al cassiere con una pistola vera, non con una pistola giocattolo.”
Quando invece finisce di parlare con un povero buono che gli chiede dei soldi per le medicine e lui glieli promette, allora si concede uno spazio piuttosto esteso per lodarsi. All'inizio pensavo che fosse autoironia, invece no, lui crede sul serio di essere un eroe cittadino. E neppure loda la sua stazione radio, il suo staff, no l'autocelebrazione è solo per sé stesso: io, io, io.
Ogni tanto il Morales si lascia andare a qualche analisi politica; i commenti sono: “Questo politico ha fatto bene”, “Questo ha fatto male”, “Questo è una rata”. Sostiene il partito che investe in pubblicità nella sua radio, gli altri sono semplicemente dei delinquenti.
Il programma, condotto da lui, è un eterno one man show. Ogni tanto il Morales raggiunge telefonicamente qualche collaboratore per chiedergli dettagli, di solito, scandalistici di certe vicende di cronaca nera.
La voce del Morales è sottile, un po' acuta e petulante tipo professoressa statale senza vocazione delle scuole media degli anni '90: “...Forza... avanti...su...”
Alterna commenti, notizie, alla lettura di spot commerciali senza neppure un gingle per separare i due spazi. Ad esempio:
“Aumentano i furti di batteria di auto nel centro. Comprate le gomme della marca Lago, in offerta questa settimana. Furti di batteria! Furti di batteria! Già non si può parcheggiare più fuori. Dove andremo a finire. Macelleria del mercato dell'ortofrutta; bistecche fresche, qualità garantita.”
Qualche volta il Morales si spinge oltre. Una volta ha riferito che quel giorno si celebrava il compleanno della Vergine Maria e una radioascoltatrice ha chiamato sostenendo che nella Bibbia non è citata questa data e che quindi non prendesse per i fondelli la gente. Al che, il nostro cristallo di egoismo puro, le ha suggerito, pensate un po', di suicidarsi.
E' scoppiato il merdone.
Le reti sociali sono diventate roventi e in altre radio hanno parlato del fatto, condannandolo.
Ora dicevo, il programma del Morales è mattutino, e viene trasmesso a bordo di tutti gli autobus e dei taxi in servizio. La gente lo segue quotidianamente con molta attenzione anche se ascoltare questo tipo di programmi è come farsi svuotare nel cervello un bidone d'immondizia.
Quando mi trovo sull'autobus e trasmette Morales, mi sento vittima di violenza psicologica, voglio scendere e penso con nostalgia al “Ruggito del Coniglio”.
Per evitare il Morales, ho fatto sacrifici e mi sono comprato una motocicletta.
Il rumore del motore e il vento in faccia sono le migliori notizie che voglio ascoltare la mattina.