La multinazionale Glencore ha annunciato che chiuderà la sua divisione in Zambia che si occupa di zinco, nell’ambito di una disputa con il governo su alcuni rimborsi fiscali.
L’operazione si tradurrà nel possibile taglio di 169 posti di lavoro: la mossa rischia di inasprire ancora di più i rapporti con il governo del presidente Michael Sata, che aveva già minacciato di revocare le licenze alle compagnie che avessero licenziato manodopera.
Negli scorsi giorni Glencore, attraverso la sua controllata locale Mopani, aveva annunciato che avrebbe sospeso alcune attività, in attesa di ricevere 200 milioni di dollari in rimborsi fiscali congelati dal governo a giugno.
Secondo le autorità, che avevano bloccato in totale fondi per 600 milioni di dollari, Mopani e altre compagnie non avrebbero rispettato la normativa in vigore per quanto riguarda le tasse.
Prima dell’annuncio della chiusura, l’ong britannica Christian Aid, a cui aderiscono 41 Chiese protestanti e anglicane, aveva definito “impossibile da prendere sul serio” la pretesa di Mopani-Glencore, viste le accuse di “sistematica evasione fiscale” mosse dalle autorità dello Zambia.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)