Il mostro di frankenstein : il film perduto italiano degli anni venti!

Creato il 21 ottobre 2014 da Nickparisi
C'è stata un epoca in cui il Cinema era fatto della stessa materia di cui sono fatti i sogni. Per lungo tempo, specialmente nei suo decenni iniziali l'ambiente della "Settima Arte" è stata appannaggio di persone che non pensavano certo di lavorare per il futuro, non credevano di fare arte, ma se è per questo nemmeno pensavano a creare grandi blockbuster  (anzi, il termine non esisteva nemmeno ) commerciali. Erano persone che semplicemente lavoravano per il momento, per l'attimo.
Definiteli come preferite: cialtroni, pionieri, sognatori, affaristi senza scrupoli, dilettanti, precursori....
Probabilmente coloro che hanno lavorato nel Cinema degli esordi sono stati un misto di tutte queste cose ed altro ancora, quello che è certo è che hanno costituito l'ossatura di quello che sarebbe venuto  poi.
Di quei primi anni è più quello che si è perduto rispetto a quanto è rimasto, spesso non c'era nemmeno la propensione a conservare quello che si creava.
Non serve ricordare i motivi per cui tanti film non sono arrivati fino a noi, tutto è stato spiegato ne
Il File dei Film Perduti in questo caso quello che è importante è ricordare alcuni film  che sono considerati perduti per sempre.
Per quanto  riguarda il decennio degli anni 20s abbiamo già parlato, ad esempio de Il Fantasma del Castello, ma infinite sono le pellicole disperse, eccone un' altra.
Ci sarà qualche sorpresa.

- IL MOSTRO DI FRANKENSTEIN .   Anno 1920.   Origine: Italia.
Probabilmente è il primo vero  film horror italiano  (eh si, c'eravamo anche noi! ) però non solo di questo film se ne sono perse le tracce da decenni, ma ne è anche molto difficile riuscire a reperire informazioni utili. 
De  Il Mostro di Frankenstein , se ne conoscono alcuni dati di base: si sa, ad esempio,  che venne girato dal  regista Eugenio Testa, si sa anche che la sceneggiatura venne scritta da Giovanni Drovetti , si conoscono i nomi degli attori coinvolti.
Ma non molto di più.
Di tutto  il film è sopravvissuta un' unica foto di scena, ci sono però diverse locandine che testimoniano come la pellicola abbia effettivamente circolato per le sale del territorio italiano nel periodo tra il 1922 ed il 1926 . Ulteriori fonti quali opuscoli e altre locandine dimostrano che il film ha anche avuto una certa diffusione all'estero, in particolare in Egitto, in Francia e in Belgio, in questi ultimi due paesi in particolare, la pellicola ribattezzata col titolo di Le Monstre   avrebbe ottenuto un enorme successo.
Poi, ad un certo punto, il nulla con il film che scompare completamente dai radar.

Anche gli esperti del settore  non sembrano saperne  di più: tra i dizionari di Cinema, quello che sembra parlarne di più è il Mereghetti, che cita anche parte della trama, ma anche in questo caso i dati in possesso sembrano essere drammaticamente pochini.

L'unica immagine sopravvissuta del film con l'attore
Umberto Guarracino in arte "Cimaste" che interpreta il mostro.


L'ipotesi più probabile è che il film sia stato progressivamente smontato dai tagli della censura fino al punto in cui non sia rimasto più niente di utilizzabile.
La cinematografia italiana era particolarmente vitale nel periodo a cavallo tra l'inizio e la fine della prima guerra mondiale e si permetteva anche il gusto di sbertucciare i generi attuando commistioni impensabili.
Prodotti strani, quasi di confine, a metà tra il teatro sperimentale ed il drammone popolare. Pellicole al cui interno si poteva trovare davvero di tutto.


Tendenza a cui non fa eccezione nemmeno questo Il Mostro di Frankenstein come dimostra la trama.
All'inizio la sceneggiatura sembra seguire la vicenda classica del romanzo di Mary Shelley: uno scienziato crea un essere umano artificiale ,stavolta però la creazione del mostro avviene tramite una formula chimica ed il luogo di fabbricazione non è un laboratorio ma una caverna,  seguendo la storia classica ad un certo punto, la creatura interpretata dall'attore Umberto Guarracino, si ribella causando numerose distruzioni.
A questo punto però arriva l'elemento "creativo " e sperimentale di tutta la pellicola.
Quando tutto sembra ormai perduto, compare infatti l'eroe Sansone ((interpretato dall'attore Luciano Albertini ) che sconfiggerà il mostro ristabilendo l'ordine.
Vi avevo avvertito, che da un certo punto in poi le cose si sarebbero fatte strane.
Tutto comunque può essere spiegato.
E può essere spiegato in maniera biecamente semplice.

Già ai suoi inizi, il Cinema viveva di cicli, serie, mode e tendenze e quello italiano non faceva eccezione. Nel nostro paese sin dai tempi di Cabiria (1914 ) era nata la tendenza a realizzare diverse serie di film che avevano come protagonisti dei forzuti eroi riparatorti. Il capostipite  di questo genere era stato il personaggio di  Maciste ( a cui prestava il volto l'ex scaricatore di porto genovese Bartolomeo Pagano ) . 

Il personaggio compariva per la prima volta sotto forma di ruolo comprimario proprio in Cabiria, però grazie all'enorme successo riscosso presso il pubblico era diventato ben presto protagonista assoluto di un intero ciclo di avventure - tra cui la più famosa rimarrà per sempre Maciste all'Inferno del 1926 .

Il Sansone di Luciano Albertini


C'era indubbiamente l'elemento propagandistico delle virtù italiche ( i primi film di Bartolomeo Pagano vennero girati durante la Prima Guerra Mondiale ) ma lentamente  nacque un vero e proprio filone di eroi dai nomi mitologici e assieme a questo arrivò una schiera di imitatori.
Tra questi imitatori, spiccava il Sansone di Luciano Albertini.
In pratica quindi Il Mostro di Frankenstein o era l'ennesima pellicola facente parte del ciclo di Sansone, oppure un film, magari non canonico, in cui compariva come protagonista lo stesso personaggio. Inoltre si trattava di un film che, pur essendo ambientato in epoca contemporanea, univa elementi horror e gotici ad altri decisamente Peplum o Sword and Sandals, quanto di queste commistioni fossero studiatamente volute e quanto sia state frutto del caso o della sfrenata fantasia degli autori questo non è dato sapere.
Era nato l' horror italiano, anche se all'epoca se ne accorsero in pochi.


Rimane qualcosa da raccontare anche dei creatori dell'opera....
Eugenio Testa ( 1892-1957) fu un attore e regista torinese che lavorò principalmente nel teatro dialettale piemontese e nel mondo della rivista comica, molto meno nel settore del Cinema dove rimase ricordato specialmente per la regia di questa pellicola
Allo scoppiare della Seconda Guerra Mondiale, Testa preferì trasferirsi a Barcellona dove continuò a lavorare in Teatro.

Si sa qualcosa di più su Luciano Albertini (1891-1941).

Di origine romagnola, Albertini ( ma il vero nome era Francesco Vespignani ) fu prima un celebre acrobata e culturista noto per aver lavorato per i circhi di mezza Europa, finché nel 1913 non fu notato da un produttore che gli diede un ruolo nel film Spartaco.
Inizialmente si trattò di piccole parti, poi grazie al suo fisico atletico, arrivò il successo.
In particolare furono i film della serie di Sansone a procuragli le maggiori soddisfazioni, permettendogli  anche di fondare una propria casa di produzione ( tra le altre cose Albertini produsse lo stesso Il Mostro di Frankenstein ). Popolarissimo in Germania l'uomo lavorò molto anche in quel paese, purtroppo però la sua carriera venne interrotta da problemi economici e di salute.
Gli ultimi anni non furono particolarmente felici e l'attore morì in un ospedale psichiatrico dimenticato da tutti.

Ancora più scarni i dati a disposizione su Umberto Guarracino.
Di probabile origine spezzina, Guarracino era una presenza costante della cinematografia italiana del'epoca, in particolare nei film delle serie di Maciste ( fu Pluto nel già ricordatoMaciste all'Inferno ) e in quella di Sansone, agendo in questa veste, come comprimario in molti dei lavori di Luciano Albertini.

Oggi non sappiamo dire niente riguardo alla qualità effettiva del film, tutto è andato perso tra le nebbie del tempo, però - non so voi- ma ai miei occhi il sapere che certi generi, lo scoprire che alcune tematiche, o anche diverse forme di ibridizzazione esistessero già un centinaio di anni fa, che fossero già arrivate prima che nascessero i loro teorici o anche gli appassionati e gli studiosi del settore ...beh, la qual cosa assume ai  miei occhi un senso quasi rassicurante .
Sarebbe la prova ulteriore che certi archetipi in fondo in fondo sono sempre esistiti.
E che raccontare questo tipo di storie ha sempre fatto parte della creatività umana.

NOTE E FONTI: Mai come questa volta è stato difficile per me riuscire a reperire informazioni sul film che ho trattato in questo post e anche sugli attori coinvolti, nel caso foste interessati ad approfondire, vi segnalo alcuni link che mi hanno aiutato molto.Questo è il mio modo per ringraziare i siti in questione per il fondamentale aiuto che ho ricevuto.
IL MOSTRO DI FRANKENSTEIN:- http://sempreinpenombra.com/2011/08/18/il-mostro-di-frankenstein-albertini-film-1920/http://frankensteinia.blogspot.it/2011/04/posters-of-frankenstein-il-mostro-di.html- http://lostmedia.wikia.com/wiki/Il_Mostro_di_Frankenstein_(Lost_1920_Silent_Horror_Film)
LUCIANO ALBERTINI:

- http://books.google.it/books?id=ynVdYjgNXJ4C&pg=PA14&lpg=PA14&dq=umberto+guarracino%22Cimaste%22&source=bl&ots=TUij5qE6aP&sig=4kCnN33rljmxRw29YdQLchIhcE4&hl=it&sa=X&ei=PXJGVOqqH6_B7AbolYDoAw&ved=0CCUQ6AEwAg#v=onepage&q=umberto%20guarracino%22Cimaste%22&f=false
http://sempreinpenombra.com/2011/08/16/il-frankenstein-italiano-del-1920/
UMBERTO GUARRACINO: -http://www.wikispedia.it/mediawiki/index.php?title=UMBERTO_GUARRACINO

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