Ieri il MoVimento 5 Stelle, nella sua figura di organo politico a livello nazionale è morto, anzi è stato assassinato dagli stessi identici meccanismi che prometteva di dissipare.
E a leggere quello che è accaduto viene da pensare che è meglio essere grullini che grillini…
I fatti specifici li potete leggere su tutti i quotidiani e sul blog di Grillo stesso. In sostanza alcuni parlamentari sono stati accusati di non aver rendicontato la restituzione di parte dei loro stipendi (com’era loro dovere fare), è stato indetto il voto sulla loro espulsione sul celebre blog, “il popolo della rete” (virgolette d’obbligo, chè 30.000 persone sono un numero risibile per essere definito “popolo”) ha votato e ha espulso.
Peccato solo che i parlamentari, a quanto pare, avessero rendicontato tutto.
Ma se anche non l’avessero fatto, la sensazione è stata quella di un sopruso bello e buono.
Perché se i parlamentari non hanno rendicontato la restituzione di parte dei loro stipendi sulla piattaforma preposta, ma solo su blog e su facebook, lo statuto pentastellato dice espressamente che la mozione di espulsione dei parlamentari può essere indetta sul blog solamente dopo che i gruppi del MoVimento di Camera e Senato hanno votato “sì” in seguito a un’apposita riunione.
Quindi se c’è stato un difetto di forma da parte dei parlamentari, c’è stato un doppio difetto di forma da parte di Grillo, che nominalmente è il gestore dell’omonimo blog.
Sono assolutamente certo che il MoVimento 5 Stelle (e non parlo dei grullini che leggono il blog o discutono su facebook gridando ai gombloddi!!1!1, mi riferisco agli attivisti che stanno sul territorio, e pure agli eletti) sia composto per la maggior parte da persone perbene e oneste.
Ma da troppo tempo è palese che il principio fondante del movimento, quel “Uno vale uno”, è solo un principio di facciata, dato che, esattamente come nella Fattoria degli Animali, “Uno vale uno, ma ce ne sono un paio che sono più un po’ più uno degli altri”.
Anche il processo di “democratizzazione” messo in moto oggi da Grillo è ironico: per anni il MoVimento si è sciacquato la bocca su quanto fosse importante la scelta dei cittadini, e oggi il guru impone dall’alto cinque persone “molto a caso” (guardacaso, i più visibili, i più leccaculo e i più intransigenti, gli yesmen del partito - chiamiamolo ormai col suo vero nome) che lo aiutino a prendere le decisioni.
E se a me quelle cinque persone non stanno bene?
Dov’è il mio diritto di esprimere il mio voto sulle persone di fiducia che io vorrei prendessero le decisioni assieme a Grillo?
Sì, esatto: in piccolo, la votazione di oggi sul blog di Grillo è esattamente equiparabile alle liste bloccate per Camera e Senato, dove tu puoi solo decidere se la cosa ti sta bene o no.
Ironico, tenendo conto che una delle battaglia del MoVimento è quella di consentire ai cittadini di esprimere le proprie preferenze in merito, vero?
Tornando poi alle espulsioni, sembra quasi che siano state fatte per intimidire l’ala movimentista più critica, che per quanto mi riguarda, invece, è proprio la più sana. Se il guru dice che “Va tutto bene”, non puoi dire che “non va bene per niente”, nonostante quell’uno vale uno di cui sopra.
Anche tu sei costretto ad omologarti e a dire che “va tutto bene”.
In questo il MoVimento 5 Stelle è diventato ESATTAMENTE identico ai partiti che diceva di voler eliminare e sostituire*. Sono anni che PD, Forza Italia, Lega e altri ci dicono che va tutto bene, quando invece la situazione è allo sbando più totale. Ma d’altronde, se i leader dicono che “va tutto bene”, va tutto bene.
Aveva ragione Gaber quando diceva di non temere “Berlusconi in sé, ma il Berlusconi in me”; tra Renzi, Salvini e Grillo si sta facendo gara a chi farà rimpiangere, nei prossimi anni, il Cavaliere originale.
Sono tutti sulla buona strada, ma Grillo, al momento, è leggermente in vantaggio.
Ps: questo articolo ha utilizzato la stessa immagine per entrare esattamente nel mood giusto del perfetto grillino, che espone sempre e solo il pensiero del guru facendo obiezione su tutto.
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*E non mi stupisce che non prendano più voti. Se non dimostri di non aver fatto nulla, le persone hanno la percezione che non si è fatto nulla. A parte gridare ai gombloddi, alle scie kimike, a salire sui tetti e a discutere di microchip sottocutanei...