La giustizia sommaria è uguale (cioè ingiusta) per tutti. E non se ne può lamentare chi l'ha sempre usata a proprio vantaggio. Dunque nessuno dei politici, centrodestra incluso, naturalmente. Il liberale disincantato direbbe, a proposito del Monte dei Paschi, che l'occasione fa l'uomo ladro. Dove ci sono i soldi spesso ci sono quelli che li rubano. E non esistono differenze antropologiche, non esistono partiti composti esclusivamente da onesti e partiti composti esclusivamente da disonesti: perfino un partito di onesti non potrebbe escludere che poi ci si accorga che uno degli onesti era disonesto. Insomma il liberale disincantato è tollerante in nome di un pessimismo egalitario ma di questa saggia bonomia non possono beneficiare i politici. Perché loro sono totalmente spietati, nei confronti degli avversari. Se gli altri sbagliano, si pongono subito come esempi candidi e puri di virtù, da fare invidia all'Arcangelo Gabriele. Ecco perché a Bersani bisognerebbe consigliare un po' più di umiltà. Non provi a "sbranare" nessuno, perché nel tinello rischia di echeggiare la frase: "Non solo sono disonesti, sono anche violenti!" Forse l'unica cosa ragionevole da dire sarebbe: "Non ce ne siamo accorti in tempo. E di questo siamo colpevoli". Sperando poi di essere creduti. Gianni Pardo, giannipardo.libero.it 27 gennaio 2013 http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane
La giustizia sommaria è uguale (cioè ingiusta) per tutti. E non se ne può lamentare chi l'ha sempre usata a proprio vantaggio. Dunque nessuno dei politici, centrodestra incluso, naturalmente. Il liberale disincantato direbbe, a proposito del Monte dei Paschi, che l'occasione fa l'uomo ladro. Dove ci sono i soldi spesso ci sono quelli che li rubano. E non esistono differenze antropologiche, non esistono partiti composti esclusivamente da onesti e partiti composti esclusivamente da disonesti: perfino un partito di onesti non potrebbe escludere che poi ci si accorga che uno degli onesti era disonesto. Insomma il liberale disincantato è tollerante in nome di un pessimismo egalitario ma di questa saggia bonomia non possono beneficiare i politici. Perché loro sono totalmente spietati, nei confronti degli avversari. Se gli altri sbagliano, si pongono subito come esempi candidi e puri di virtù, da fare invidia all'Arcangelo Gabriele. Ecco perché a Bersani bisognerebbe consigliare un po' più di umiltà. Non provi a "sbranare" nessuno, perché nel tinello rischia di echeggiare la frase: "Non solo sono disonesti, sono anche violenti!" Forse l'unica cosa ragionevole da dire sarebbe: "Non ce ne siamo accorti in tempo. E di questo siamo colpevoli". Sperando poi di essere creduti. Gianni Pardo, giannipardo.libero.it 27 gennaio 2013 http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane