Il mughetto e' un fiore che parla

Da Teoderica
 Accanto a casa mia, c'era una villa dove abitava la  "signora", non ricordo il suo nome o forse non l'ho mai saputo, Lei era per tutti la "signora".
Anziana, con un bel portamento, alta e flessuosa, capelli biondi ed occhi azzurri.
 Portava sempre i pantaloni, era stata la prima donna, nella provincia di Forlì a prendere la patente automobilistica, femminista pur essendo religiosissima, io me la immaginavo da giovane come una sorella gemella di Tamara Lempicka e come lei fuori dalle regole, sfacciata e anticonformista, chissà se i miei pensieri coincidevano alla realtà.
Mi dava tanti libri da leggere e un giorno mi regalò dei rizomi di mughetto, ne aveva tantissimi in giardino e si era accorta certamente di quanto io anelassi a possedere  quei fiorellini per il mio giardino.
Se penso ai mughetti  non posso non associarli a Lei, li avevo visti per la prima volta nel suo giardino e subito li avevo paragonati alle campane, se chiudevo gli occhi riuscivo a sentire il  loro profumo intenso ed anche lo scampanellio dele loro campanelle...din,din,din, facevano proprio così.
Piantai i rizomi, ma troppo precipitosa, non vedendoli nascere li spostai, poi li rispostai, li spostai all'infinito e i mughetti non spuntarono per niente, non sapevo che occorreva mettere a dimora i rizomi  e poi occorreva  lasciarli stare, non toccarli, inoltre i mughetti hanno bisogno di un terreno grasso ed umido, mentre la terra del mio giardino è sassosa  e povera.
Questo grazioso fiore era chiamato dagli antichi Lilium convallium (giglio delle valli profonde), ma il suo nome botanico divenne poi Convallaria majalis. Il termine “majalis”,  deriva dal mese di maggio, mese in cui il  mughetto fiorisce, (mese sacro a Maja, la dea della fecondità terrestre).
È una pianta erbacea perenne, con un lungo e sottile rizoma,  i  fiori sono disposti a  gruppi sui singoli steli, sono a forma di campanelle, le foglie sono piccole lance verde chiaro.
Questo fiore simboleggia la felicità che ritorna. 
Si dice che l'usignolo a primavera aspetti le fioriture del primo mughetto per volare nel bosco a celebrare i suoi amori, i monaci, invece, usavano adornare l'altare con il mughetto che chiamavano scala per il paradiso. 
E'un fiore caro a Mercurio, il suo profumo ha il potere di rinforzare il cervello.
Secondo una leggenda cristiana i primi mughetti sarebbero nati dalle lacrime della   Madonna sparse ai piedi della croce .
Si narra che San Leonardo dovette combattere contro il diavolo. Il combattimento fu cruento e durò a lungo. San Leonardo vinse, ma perse molto sangue che cadendo sul terreno si trasformò in bianche campanelline: il mughetto.
 Il primo maggio del 1561, Carlo IX introdusse la tradizione d' offrire un rametto di mughetto come amuleto   porta fortuna. All' inzio del ventesimo secolo, in Francia era consuetudine  andare nei boschi per  raccogliere un mughetto che poteva essere venduto nelle strade senza dover pagare tasse. Era un costume pagano  per celebrare l'arrivo della primavera si offrivano tre rami di mughetto  all'amato, e  ai conoscenti come segno d'amicizia.
Il mughetto è usato spesso per i boquet delle spose ed anche per  i mazzetti dei bambini che vanno alla Prima Comunione.
Ungaretti li chiama fiori piccini  (come i bimbi) ma dal grande candore (come i bimbi).
 

MughettoMughetto fiore piccino
calice di enorme candore
sullo stelo esile
innocenza di bimbi gracile
sull'altalena del cielo.                                                                  Giuseppe Ungaretti
immagine di Teoderica

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